Cervi sull’Agordina, i lavoratori Luxottica chiedono interventi

La Commissione trasporti della Rsu di Agordo: mettete barriere e sottopassi faunistici

L'incidente del 2022 costato la vita ad un giovane lavoratore Luxottica, finito fuori strada per evitare un cervo
L'incidente del 2022 costato la vita ad un giovane lavoratore Luxottica, finito fuori strada per evitare un cervo

Attraversamenti di cervi e ungulati sull’Agordina, la Commissione trasporti della Rsu della Luxottica di Agordo chiede interventi urgenti e non più procrastinabili per evitare altri incidenti e tragedie sulla Sr 203. «Non servono inutili e improvvisate misure tampone che penalizzano chi transita come l’abbassamento dei limiti di velocità», spiegano i rappresentanti dei lavoratori di Luxottica, «visto che investire un cervo provoca gravi danni anche ad andatura moderata. Servono, invece, interventi immediati e strutturali per mettere in sicurezza il tratto stradale: barriere di protezione, sistemi di illuminazione nelle ore crepuscolari e notturne e sottopassi/sovrappassi faunistici».

 

«I cartelli che si accendono al movimento degli animali non servono», spiegano ancora i rappresentanti della Commissione trasporti della Rsi, «e le siepi piantate negli scorsi anni a bordo strada rappresentano un ulteriore pericolo dato che mascherano i cervi agli occhi di chi guida, evitando contemporaneamente il senso del pericolo agli animali».

 

«Negli ultimi anni almeno due persone in provincia hanno perso la vita in seguito agli scontri con animali di questo tipo», sottolinea la Rsi, «e non è possibile, nel terzo millennio, non sapere se e come si svolgerà il tragitto casa/lavoro e viceversa. Questi sono sicuramente i casi più eclatanti ma a questi si aggiungono le uscite di strada, i danni, gli infortuni in itinere; eventi che, oltre sulla salute, pesano parecchio sul portafoglio dei lavoratori».

 

«La Sr 203 Agordina», sottolinea ancora la Commissione trasporti, «è una strada quotidianamente attraversata da migliaia tra lavoratori, studenti, mezzi commerciali e turisti: non deve e non può rappresentare un pericolo per la vita delle persone».

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