Cerca di gettarsi dal ponte Cadore, salvata da due agenti
Una 50enne è stata notata dalla pattuglia mentre camminava lungo il viadotto. Avvicinata dai due poliziotti, ha tentato di buttarsi nel vuoto, ma è stata bloccata

Stava camminando pericolosamente lungo il Ponte Cadore. Un atteggiamento insolito, che non sfugge agli operatori di una volante della Polstrada di Valle di Cadore, che transitano in quel tratto di strada. L’intuito e la prontezza di riflessi permettono ai due agenti di aiutare una 50enne del Cadore che aveva deciso di farla finita.
Ma andiamo con ordine. Sono le 10 di domenica 16 aprile, una donna sta camminando lungo l’Alemagna, sul viadotto della statale 51 che collega Pieve di Cadore e Perarolo di Cadore. Passa una volante della Stradale di Valle di Cadore. I due agenti, notandola camminare pericolosamente sul ciglio della strada, si insospettiscono e, rischiando anche la propria incolumità, si fermano prontamente sul margine della carreggiata, segnalando la loro posizione e quella della 50enne agli utenti in transito. I due poliziotti scendono dall’auto di servizio e rivolgono alcune domande alla donna. Ad un tratto, mentre gli operatori sono in collegamento con la sala operativa, la donna con un gesto repentino sale con un piede sul guard rail mentre con la mano si aggrappa alla ringhiera di protezione con l’evidente intento di scavalcarla. L’operatore non si perde d’animo, afferra la donna per l’altro braccio e insieme con il collega fanno desistere la donna dall’intento evidentemente suicida.
Accompagnata a bordo della volante, la donna, in evidente stato di agitazione, scoppia in un pianto durante il quale più volte manifesta le intenzioni di farla finita. Giunti al Pronto soccorso dell’ospedale di Pieve di Cadore, si apprendeva che la donna era già in cura presso il reparto psichiatrico di quella struttura.
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