Carabinieri, imprenditori e dipendenti insigniti per la loro dedizione al lavoro

Ludovico Trevisson è ufficiale al merito, il vice brigadiere Campisi e il luogotenente Radina nominati cavalieri



L’alzabandiera, poi la consegna delle onorificenze. La cerimonia del 2 giugno ha abbracciato gran parte del centro storico, concludendosi in piazza Duomo dove, alla presenza delle autorità militari e civili, sono state consegnate le varie onorificenze. A fare gli onori di casa il prefetto Francesco Esposito, coadiuvato dai Ragazzi della Consulta provinciale degli Studenti. La cerimonia è iniziata con lo srotolamento di un enorme tricolore dalla torre dell’orologio della prefettura, accompagnato dall’inno di Mameli cantato dai bambini, che hanno lanciato in aria dei palloncini bianchi, rossi e verdi. Tra una premiazione e l’altra, gli intermezzi musicali curati dalla Filarmonica di Belluno 1867, dal Coro Arcobaleno di Limana e dal Coro Musica 2020 dell’Istituto Comprensivo 3 di Belluno.

Le riflessioni

La celebrazione della Festa della Repubblica è entrata nel vivo con alcune riflessioni sulla Costituzione, proposte dai ragazzi della Consulta Provinciale. Sono stati fatti alcuni riferimenti allo Statuto Albertino e alla sua flessibilità, dopodiché è stato dato risalto alla scelta della repubblica e quindi ad alcuni principi della “Carta Costituzionale” come la salvaguardia delle opposizioni e delle minoranze, la promozione delle autonomie locali e dei valori come la pace e la giustizia.

Il saluto del Prefetto

Ha preso poi la parola il Prefetto Francesco Esposito, che ha ricordato la nascita della Costituzione, sottolineando che «coloro che la scrissero, pur essendo di orientamenti diversi, s’incontrarono per fare sintesi e crearono un atto fondamentale che consente di guardare al futuro». Esposito ha poi ringraziato i rappresentanti delle istituzioni e quanti si sono adoperati durante la tempesta Vaia, evidenziando anche la grande solidarietà mostrata. Al termine del suo discorso, la consegna di un riconoscimento ai giovani del consiglio comunale di Lozzo di Cadore, autori del progetto “La Costituzione entra nei nostri paesi”.

Le onorificenze

Dopo una fase introduttiva, la giornata è entrata nel vivo con la consegna dei diplomi e delle onorificenze dell’ordine al merito della repubblica italiana.

Il primo premiato è stato Ludovico Trevisson, insignito di diploma di Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana. Trevisson è un imprenditore, fondatore della Meccanostampi, azienda che opera nella progettazione e stampaggio di tecnopolimeri; ha ricevuto svariate benemerenze e ha ricoperto e ricopre numerose cariche.

Poi è stata la volta del diploma di Cavaliere dell’ordine al Merito della Repubblica a Vincenzo Campisi, vice brigadiere dei carabinieri in congedo, che durante il servizio si è distinto per alto senso civico, personalità e dedizione al bene comune. «Fu uno dei primi soccorritori giunti sul posto in occasione del disastro del Vajont», è stato detto.

Anche il luogotenente dei carabinieri Luigi Radina ha ricevuto il diploma di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica. Durante la carriera ha seguito articolate indagini, ma soprattutto «ha saputo farsi apprezzare per una complessa indagine inerente al reclutamento di “Foreign fighters”, inviati a combattere in Siria per organizzazioni terroristiche».

Consegnate, infine, le medaglie d’onore ai famigliari di Antonio Mottola, Vittorio Cascone e Margherita De Bortoli, cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti.

Maestri del lavoro

Alla presenza del console dei Maestri del Lavoro, Giuseppe Colferai, sono state date le tessere ai nuovi maestri Paolo De Biasi, Patrizia De Fina, Luisa Longo, Pietro Zasso, Serenella Moretti, Giovanni Tiberio e Orietta Zandomenego. —

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