Capitano d’impresa e dirigente del volley In lutto per Baldovin

Belluno
Il lavoro era la sua seconda casa, la pallavolo una grandissima passione. Gaspare Baldovin era un imprenditore lungimirante, capace di capire in che direzione si muovono i mercati e di intercettarne i cambiamenti. Il padre aveva fondato a Lozzo l’azienda di legnami, lui e il fratello Ciro l’hanno sviluppata aprendo la sede di Belluno, negli anni Sessanta. E lì Gaspare Baldovin è rimasto, anche dopo la pensione, fino a quando le forze gliel’hanno permesso.
L’imprenditore è morto sabato all’età di 97 anni. «Era in azienda anche quando aveva ormai compiuto 80 anni», racconta il nipote Marco, che con il cugino Claudio (figlio di Gaspare) oggi guida l’impresa. «Anche se non in maniera continuativa, veniva spesso in sede. Era un grande appassionato del suo lavoro».
Era stato il padre a posare la prima pietra dell’impresa, a Lozzo di Cadore, nel dopoguerra. Era una segheria, che produceva tavolame e pavimenti massicci. Nei primi anni ’60 i figli Gaspare e Ciro si sono specializzati nel commercio di segati, compensati e laminati e nel 1964 hanno aperto un magazzino a Belluno per consentire lo sviluppo dell’azienda e raggiungere nuovi mercati.
«In realtà mio zio avrebbe voluto aprire una sede dell’azienda a Treviso», continua Marco Baldovin. «Era un uomo che guardava lontano, aveva capito che era necessario aprirsi ad altri mercati». I familiari lo hanno convinto che la soluzione migliore, anche per non allontanarsi troppo da quel territorio che aveva dato i natali ai Baldovin, fosse Belluno. Nel 1963 viene aperto il magazzino in via Caduti 14 settembre 1944. Dove si trova tutt’ora.
«Mio zio era un innovatore, un faro», continua il nipote. «Quando molte persone hanno iniziato ad acquistare seconde case in montagna, o a scegliere abitazioni con la taverna, ha capito che l’arredamento rustico sarebbe stato un filone da percorrere. E così l’azienda si è specializzata nel fornire legname a chi produceva questo mobilio».
Poi il mondo è cambiato, e l’azienda Baldovin si è riposizionata nel settore dei pavimenti in legno e dell’arredamento più ricercato. Dai primi anni ’90 l’azienda ha iniziato a concentrarsi nel commercio di semilavorati, diventando poi nel 1993 partner della ditta Nordpan spa, importante realtà a livello europeo per la produzione di pannelli massicci in abete, pino e larice.
Ma nella vita di Gaspare Baldovin non c’era solo il legno. La pallavolo era una sua grande passione: è stato vicepresidente del volley Belluno nei gloriosi anni ’80, quelli della Serie A e dei successi sportivi. Allora il presidente era Maurizio Paniz, uno dei figli di Gaspare Baldovin giocava e l’imprenditore seguiva la squadra con passione. «Ha vissuto un periodo molto bello in quegli anni», conclude il nipote Marco.
Il funerale di Gaspare Baldovin sarà celebrato domani alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Cavarzano. La famiglia invita a non portare fiori: eventuali offerte saranno devolute all’associazione Insieme si può. —
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