Cansiglio. La boscaiola Vania Zoppè in prima linea per fermare l’attacco del temuto bostrico

ALPAGO. Chi si rivede? Vania Zoppè, 40 anni, la boscaiola del Cansiglio. L’avevamo conosciuta alle prese con la prima serie di “Undercut - L’oro di Legno”, in onda su DMax. Ora è già reduce dalla terza edizione. «Ma la mia vita non è cambiata», tiene subito a rassicurare. Quanto meno ha tagliato i capelli. È più comodo il “caschetto” per indossare il casco protettivo.
«Mi riconoscono in molti, mi fanno i complimenti per il lavoro che mi piace. Tanti mi scrivono, mi chiedono consigli». Invidiata come una diva? «Né diva, né invidiata», risponde lei. «Mi alzo all’alba, alle 6 parto da casa con il mio compagno, a Puos d’Alpago, e dopo mezz’ora sono già in bosco».

In Cansiglio, questo è il suo mondo. Il rientro non prima delle 18, spesso alle 19. Vania ha due figli, che adora. E da cui è adorata, anche quando – in bosco pure loro – la vedono maneggiare con destrezza la motosega piuttosto che il processore o l’escavatore. L’impresa forestale porta il suo cognome, Zoppè. Lei è la titolare, due i dipendenti. Uno di questi è il suo compagno. «Si dà da fare, è collaborativo», sorride, «si lascia perfino comandare».
Nell’antico bosco da remi, i Zoppè sono impegnati dalla fine del 2018 a bonificare le aree colpite dalla tempesta Vaia. Adesso sono in Col Saler. La missione è alle penultime battute, il lavoro sarà concluso entro l’anno. «Il Covid ha ritardato un po’ tutto. In particolare», spiega Vania, «sta influenzando molto negativamente soprattutto il mercato. Noi ci rapportiamo con delle segherie austriache, ma non vengono a prelevare il materiale, perché sono sature, per le conseguenze della pandemia sui mercati internazionali». I risvolti sul piano economico sono delicati. Un metrocubo di abete rosso viene venduto anche a 30-40 euro. «Ma a 30 euro non si compensano neppure le spese», sospira Vania.
La signora Zoppè racconta di trovarsi comunque bene con i referenti d’oltre confine, in particolare perché «si comportano un po’ diversamente dalle segherie italiane che non pagano a 30-60 giorni, ma a volte nemmeno a 90, addirittura a 120 giorni». La foresta del Cansiglio non presenta difficoltà di lavorazione. Non ci sono avvallamenti pesanti, versanti ripidi, impenetrabili. Si può operare anche quando c’è la neve (poca in realtà). La ditta si è attrezzata di una testa nuova del processore, di un escavatore. Il camion è di ultima generazione.

«Il problema, adesso, è di fare presto. C’è un nemico che avanza, il bostrico. Per fortuna intacca solo le piante a terra, ma non possiamo lasciarcele scappare. E, comunque, dobbiamo arginare il pericolo: l’attacco alle piante in piedi». Per la rinnovazione del bosco, Zoppè assicura che il processo naturale è già in atto, là dove le macchine non stanno entrando da un anno.
«Io, comunque, ho salvato davvero tante piante ancora giovani ed è una soddisfazione vederle crescere. Non siamo un’impresa che fa tabula rasa. Siccome, a tempo perso, ci dedichiamo pure al giardinaggio, ci permettiamo di coltivare una certa sensibilità. Ammetto di aver pianto davanti alla distruzione provocata da Vaia. Certo, la lotta al bostrico dev’essere rapida e decisa. E sono proprio queste le settimane in cui si manifesta con virulenza».
Chi incontra Vania in foresta si sorprende della sua forza, della sua manualità professionale, ma anche della sua cortesia, anzi gentilezza. Che è raro trovare nei boscaioli alle prese con un lavoro di una pesantezza unica. A Vania capita spesso di incrociare i cercatori di funghi e, guarda caso, è lei stessa ad indirizzarli là dove li ha visti fiorire, maturare. «Non sono una raccoglitrice di funghi. Quando li vedo, mi basta apprezzarli con lo sguardo. E cerco di non schiacciarli col cingolato, perché immagino la soddisfazione di chi li dovesse intercettare e raccogliere. Fare la boscaiola, in tempi come questi, richiede una spiccata professionalità, con saperi naturalistici e di sicurezza anti infortunistica».
Vania ha avuto la fortuna di seguire i genitori da ragazzina, quando appunto salivano in Cansiglio per “boscare”. Aveva 16 anni quando ha maturato la prima “cotta” per questo lavoro. Oggi non lo lascerebbe neppure per fare l’attrice di una factual.
A proposito, la terza stagione della serie “Undercut: l’oro di legno” è in trasmissione dal 23 luglio scorso sul canale DMax. Vania e Roberto del team Zoppè sono alle prese con un nuovo cantiere molto vasto, che presenta diverse insidie e dove gli alberi non sono per niente facili da districare.
Tra nuove macchine da acquistare e numerosi problemi da risolvere, Vania riceverà una proposta lavorativa molto importante. Quale? «Vedetevi la tivù».
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