Campo sportivo: Plavis e Comune sono ai ferri corti

Dirigenza inviperita con l’amministrazione Minella «Se non cambia qualcosa non firmiamo la convenzione»

Gianluca Da Poian

santa giustina

Pronti a non firmare la convenzione di utilizzo. Anzi, la Plavis Pizzocco addirittura medita di restituire le chiavi dell’impianto sportivo al Comune di Santa Giustina. Il dialogo instaurato dopo l’insediamento a sindaco di Ivan Minella sembra dunque arrivato su un binario morto. Spartiacque l’incontro avvenuto nei giorni scorsi. «Nella riunione non abbiamo ricevuto alcuna risposta», spiegano dalla società, «anzi ci vengono inviati segnali contrastanti da parte di componenti della stessa amministrazione. Ad esempio, siamo incalzati ad allestire il campus estivo, però alcune persone sostengono che sarebbe meglio rimandare alla prossima estate».

QUEI LAVORI…

Il tema principale, comunque, riguarda i lavori di adeguamento della struttura sportiva di Via Pulliere. «Non esiste alcuna programmazione e condivisione chiara sui tempi realizzazione degli interventi impiantistici, e soprattutto sulla priorità da noi espressa di poter avere un locale da destinare a bar e saletta ricreativa». La Plavis Pizzocco lamenta che celere era stata l’imposizione di smontare il baretto – non a norma –, a differenza però dell’aiuto ricevuto nel ricavarne uno nuovo. Il bar di un impianto sportivo, si sa, garantisce una delle poche entrate delle società sportive. «Le promesse elettorali sono naufragate lo stesso giorno delle elezioni».

Ecco poi una ricostruzione storica. «Nel 2018 si sono svolte diverse riunioni in comune con l’allora sindaco uscente. Ci venne promesso l’allestimento di un piano di fattibilità per l’intera area. Nel corso dello stesso anno e del 2019, alla fine si è provveduto solo a sistemare un po’ il fondo di allenamento e sono arrivate le reti di contenimento dei palloni. Ma risultati concreti zero. Anzi, alcune operazioni sono servite a metterci ancor più in difficoltà».

Le elezioni, secondo la Plavis Pizzocco, rappresentavano una speranza: «Ricordiamo grandi incontri con i futuri amministratori, progetti, un milione di euro da spendere immediatamente proprio nell’area sportiva e così via. Dunque, via di nuovo a innumerevoli incontri per decidere le priorità di intervento ed ascoltare il piano complessivo di ammodernamento, le promesse di nuovi spogliatoi, la proposta di demolizione della tribuna a nord inutilizzata, il progetto di una nuova sala riunioni e locale bar, l’installazione della tensostruttura e così via. Ma dopo aver probabilmente raccolto i voti delle persone che operano nell’area sportiva, ora il milione di euro non c’è più. Inoltre non abbiamo recuperato una stanza per depositare il materiale dell’ex Giovanile Pizzocco, dovendo di conseguenza abusare della cortesia di un libero cittadino per stoccare il materiale. Infine ci viene imposto di non avere la sede societaria lì agli impianti sportivi. Allora, in quel caso, sarebbe utile almeno un supporto nell’individuare una stanza alternativa».

NON FIRMIAMO

Intanto c’è una convenzione da firmare. «La struttura fa acqua da tutte le parti, ma nel documento risulta tutto conforme e adeguato. Così le responsabilità di un eventuale danno ricadranno esclusivamente sull’utilizzatore. La convenzione così come è non la formalizzeremo, mancano i presupposti strutturali ed organizzativi per proseguire lì la nostra attività. Ed infine chiediamo scusa ai genitori del settore giovanile, i quali hanno creduto alle nostre previsioni di imminente ristrutturazione, essendo noi lusingati dalle promesse elettorali». —

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