Cai, missione compiuta: tutti i rifugi feltrini hanno un defibrillatore

CESIOMAGGIORE
Con l’installazione di un defibrillatore al Boz, che si aggiunge a quelli già a disposizione del Dal Piaz e di casera Ere, si concretizza il progetto del Cai Feltre di rendere più sicuri tutti i rifugi delle Alpi Feltrine. Sabato scorso è stato consegnato l’apparecchio salvavita che ora rende cardioprotetto il rifugio Bruno Boz e gli escursionisti dell’intera conca di Neva. Il defibrillatore di ultima generazione, per adulto e bambino, è stato donato da Banca Prealpi San Biagio, presente alla cerimonia con il direttore della filiale di Feltre, Mario Andreina.
Come ha affermato la dottoressa Lara Pilotto, che ad aprile aveva tenuto un corso di formazione per tutti i rifugisti della parte terminale dell’Alta Via 2, dal passo Valles a Feltre, sempre più persone frequentano la montagna senza conoscere a pieno le difficoltà fisiche connesse, per cui sono in aumento le richieste di aiuto legate a difficoltà respiratorie o cardiache. Non va dimenticato inoltre che gli arresti cardiopolmonari colpiscono in modo silente anche giovani e persone prive di patologie pregresse. Installare dei defibrillatori nei rifugi alpini e avere rifugisti dotati di brevetto sull’uso del defibrillatore, rende più sicuro l’andare per monti.
Lo ribadisce il presidente della sezione di Feltre del Cai Ennio De Simoi, che a sua volta ha invitato gli amministratori presenti, il sindaco di Mezzano Giampiero Zugliani e i consiglieri comunali di Cesiomaggiore Lorenzo Del Monego e Carlo Gris, a impegnarsi nel cardio proteggere ogni nostro paese e ogni nostra contrada per ridurre le morti improvvise dovute ad arresti cardiaci. Nel suo intervento il presidente del Cai Veneto, Renato Frigo, ha poi illustrato come nell’ultimo decennio la montagna ha visto decuplicare il numero di frequentatori e di pari passo sono aumentate le richieste di soccorso anche in prossimità dei rifugi.
Cardioproteggere i rifugi in quota favorisce il soccorso agli escursionisti e dimostra come il Cai sia concretamente presente laddove si parla di sicurezza in montagna. Alla fine della breve cerimonia, alcuni sanitari dell’associazione di Padova “All for life” hanno illustrato agli escursionisti presenti le norme di primo soccorso e l’utilizzo del defibrillatore in caso di arresto cardiopolmonare e di soffocamento a cui sono seguite delle apprezzate prove pratiche su manichini tecnici. —
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