Cacciatore uccide un gatto selvatico scoperto e denunciato

La polizia provinciale ha sentito lo sparo, l’ha osservato e identificato. Il Felis sylvestris è tra gli animali più rari



Ha sparato a un gatto con un fucile di grosso calibro dotato di ottica per lunghe distanze, e già questo sarebbe grave, ma ha fatto di peggio, perché quello che ha ucciso era un rarissimo gatto selvatico. Un cacciatore dell’Alpago, dotato di regolare licenza di caccia, è stato denunciato dalla Polizia provinciale che è riuscita ad identificarlo nel giro di pochissimo. Tutto è successo mercoledì, quando una pattuglia della Polizia provinciale in servizio in Alpago ha sentito un colpo provenire da un grosso calibro. I due agenti si sono appostati per osservare cosa stava accadendo e hanno visto il cacciatore muoversi verso il gatto e poi gettarlo in un posto diverso da quello dov’era stato ucciso.

A quel punto gli agenti si sono fatti avanti e hanno identificato il cacciatore, socio della riserva di Alpago, al quale hanno contestato la violazione della legge 157/1992 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”, dove nell’elenco delle specie particolarmente protette figura anche il Felis sylvestris, il gatto selvatico. La sanzione prevista prevede l’arresto da 2 a 8 mesi e un’ammenda da 774 a 2.065 euro. Difficile credere all’errore, perché l’arma era di precisione e un gatto non si può confondere con un cervo, ma sarà la Procura ad occuparsi delle indagini e a fare le opportune valutazioni rispetto al porto d’armi del cacciatore.

«Nonostante l’organico del corpo di Polizia provinciale sia a ranghi ridotti, il presidio del territorio rimane costante», commenta il presidente della Provincia, Roberto Padrin. «I nostri agenti operano con grande professionalità e per questo li ringraziamo. Il servizio che svolgono spesso non è facilmente visibile dai cittadini, ma rappresenta una componente fondamentale per la tutela della fauna selvatica e dell’ambiente naturale». Nessuno, quindi, può sperare di restare impuntito.

Il gatto selvatico è un animale molto raro. Praticamente scomparso dal Bellunese, sta lentamente ricolonizzando il territorio, tanto che la provincia di Belluno, al momento, rappresenta la zona più occidentale dell’area in cui è presente. A differenza dei canidi, però, i felidi (di cui fa parte il gatto selvatico) hanno tassi di riproduzione particolarmente bassi; anche un solo esemplare perso rappresenta un danno enorme per la biodiversità. Due anni fa, tra Sella Fadalto e Farra d’Alpago un altro gatto selvatico era stato investito e poi recuperato e imbalsamato dalla polizia provinciale a scopo didattico. —



Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi