«Bus de Val», le Regole dicono di sì
Unica alternativa all'isolamento se fosse chiusa la Ss52 per lavori ai ponti

Pietro Buzzo Contin presidente della Regola di Santo Stefano
SANTO STEFANO.
«Siamo disponibilissimi a consentire che la strada di "Bus de Val" possa essere usata per evitare l'isolamento totale del Comelico dal Cadore». Lo afferma il caporegola di Santo Stefano, Pietro Buzzo Contin, il giorno dopo la clamorosa diffida che le Regole di Santo Stefano, Costalissoio e Casada hanno inviato all'Anas (dopo le vibranti proteste dei sindaci) per negare i terreni logisticamente necessari ai lavori per la messa in sicurazza di due ponti Bailey (con conseguente chiusura della Ss Carnica). Le Regole, in sostanza, hanno minacciato azioni legali se l'Anas userà i terreni adiacenti ai ponti come base logistica per gli interventi. E la diffida varrà almeno fino a quando non saranno gli stessi sindaci del comprensorio a dare via libera ai lavori, una volta ottenute rassicurazioni sul tema della viabilità alternativa di accesso al Comelico. Una soluzione per ridurre i disagi era stata avanzata già qualche tempo fa dai sindaci: mettere in sicurezza la strada che, partendo dalla casa cantoniera, "salta" i due ponti e si reimmtte nella statale poco prima di Santo Stefano. «Ma quella strada è della Regola di Santo Stefano», aveva osservato l'assessore provinciale Silver De Zolt, chiedendosi se la stessa Regola fosse stata d'accordo a consentire che fosse aperta al traffico veicolare. «Certo che siamo d'accordo; ovviamente, una volta messa in sicurazza la strada, questa dovrà rimanere di proprietà della Regola». Parole chiare quelle di Pietro Buzzo Contin. La strada forestale in questione, tuttavia, anche se messa in sicurezza, eviterebbe la chiusura totale del traffico ma non certo tutti i disagi, specie per coloro che dovessero transitarvi non a bordo di semplici automobili. «Le pendenze della strada a mio parere non consentirebbero comunque il passaggio dei mezzi pesanti», commenta ancora il caporegola, «e anche i pullman di medio-piccole dimensioni avrebbero difficoltà. La soluzione più logica, stanti queste difficoltà, potrebbe essere un senso unico alternato. In ogni caso si tratterebbe di una soluzione di emergenza». Ma, come ha commentato Silvano Pontil Scala, sindaco di San Pietro, «tutto il tratto di strada che dalla galleria porta a Santo Stefano è pericoloso. Tale da richiedere interventi strutturali definitivi». La strada delle Regole potrebbe in ogni caso costituire un'utile alternativa in caso di altri lavori, magari più risolutivi della messa in sicurezza dei due ponti. La strada alternativa è il risultato minimo che i sindaci auspicano di ottenere, essendo determinati a proseguire la protesta fino a portare la gente in piazza. Se questo risultato sarà raggiunto è tutto da vedere, perché Anas a questo punto dovrebbe impegnarsi a garantire questa viabilità alternativa. In ogni caso il traffico pesante sarebbe dirottato sul passo di Sant'Antonio; ma anche in questo caso solo per i mezzi fino ad un certo peso, visto che ci sarebbero da attraversare le strettoie di Auronzo e Danta.
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