Boz e Dal Piaz, estate d’oro per i Rifugi Cai

Impennata di escursionisti stranieri e il ritorno dei feltrini. Il presidente De Simoi: «Merito dei gestori»
FELTRE. Montagna in festa. In una stagione di boom di turismo verticale, al rifugio “Dal Piaz”, meta sempre più frequentata sia da feltrini che da escursionisti stranieri, si terrà giovedì un concerto di rock argentino. Alle 19.30 suonerà il gruppo “Siete Venas” dalla Patagonia. Il “Boz” invece festeggerà domenica 10 settembre il trentacinquesimo anno di gestione di Daniele e Ginetta Castellaz. Sarà il vescovo Renato Marangoni – che tra l’altro è socio del Cai feltrino – a celebrare la messa alle 10.45 e a dare la benedizione del nuovo labaro della sezione di Feltre del Cai.


Prima, il programma prevede un’escursione sul sentiero della linea gialla Monte Colsento con la guida alpina Paolo Conz. A pranzo, pasta per tutti. La giornata sarà allietata dai cori Oio di Santa Giustina e Sass Maor della valle di Primiero. Ci sarà anche la dimostrazione pratica della costruzione di una seggiola del “caregheta” Enrico Stalliviere. «La differenza per il successo di un rifugio è legata alla gestione e quelle del Boz e del Dal Piaz sono ottime, grazie a due coppie legate al territorio», commenta il presidente del Cai locale Angelo Ennio De Simoi. L’edificio intitolato a Bruno Boz è diventato bivacco nel 1970 e poi rifugio della sezione Cai di Feltre, inaugurato nel 1974 e gestito prima da Mario Scudelin e dal 1982 dall’impegno e dalla passione di Daniele e Ginetta Castellaz. «35 anni sono un traguardo notevole», sottolinea De Simoi. Che aggiunge: «Sarà una festa con tutte le componenti della sezione, perché collegata con la benedizione del labaro sezionale. Ha lo sfondo azzurro, il simbolo del Cai al centro e in basso la scritta Sezione di Feltre 1922».


L’altro simbolo delle vette, fiore all’occhiello del Cai, è il rifugio Dal Piaz, che sta vivendo un’estate super in termini di frequentazione, con un cambio rispetto al recente passato del mix di fruitori: «Le Dolomiti Unesco danno una bella vetrina sul mondo, richiamando escursionisti delle Alte Vie internazionali. Arrivano nordeuropei, ma anche sudamericani, neozelandesi, australiani, asiatici. Molti israeliani, mentre sono calati i tedeschi», commenta il presidente del Cai.


E poi c’è il ritorno dei feltrini: «Hanno riscoperto il piacere di fare una passeggiata. C’è gente che va anche la sera e scende con la pila frontale. Si nota anche un incremento del turismo con le biciclette elettriche, per le quali c’è un punto assistenza con la possibilità di ricaricare le batterie». Voltando pagina, sul fronte sentieristico, quattro studenti del liceo Dal Piaz hanno dato una mano preziosa nella manutenzione dei sentieri nell’ambito del progetto Alternanza scuola-lavoro in collaborazione con il Cai. Altri due ragazzi, sempre del liceo Dal Piaz, sono stati impegnati nel riclassificare i libri della sezione, costituendo la sessantatreesima biblioteca del sistema nazionale Cai.


Raffaele Scottini


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