Botte per una giacca in cinque a processo
PEDAVENA
Tutto per un giaccone. Sembrava che la vicenda della colluttazione fuori dalla Birreria Pedavena potesse chiudersi con il risarcimento dei danni e il ritiro della querela e, invece, il processo a Giacomo Sordo, Mirsad Ajroski, Kushtrim Berisha e Ilirjan e Spartak Godini per minacce e lesioni aggravate è cominciato. Rispetto a cinque anni fa, il reato di ingiuria è stato depenalizzato.
Il pubblico ministero Pesco ha sentito la parte offesa, un feltrino che la sera dell’11 febbraio stava uscendo da una delle sale con il capo di abbigliamento, ma solo perché uno dei camerieri gli aveva chiesto di spostarlo. Non aveva alcuna intenzione di rubarlo, eppure era stato affrontato da Sordo, che gli avrebbe detto «dove te ne vai ladro?», in seguito gli avrebbe dato di nuovo del ladro accompagnando questa espressione con un’altra volgare, infine avrebbe esclamato «la tua faccia me la ricordo bene e prima o poi ti ribecco. Non finisce qui».
Lo stesso Sordo e gli altri l’avrebbero colpito, inizialmente con due schiaffi e poi con altri colpi, provocandogli un trauma contusivo facciale giudicato guaribile in 35 giorni. Qualche difficoltà nel riconoscere gli aggressori su una fotocopia. Uno dei difensori degli imputati, Paolo Serrangeli non esclude di poter procedere con una controquerela per calunnia. Intanto, il processo è stato aggiornato al 23 gennaio. —
G.S.
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