Borgo Valbelluna avanti tutta: «Le sensazioni sono positive»

Avanti tutta. Giusto il tempo che trascorra il periodo delle vacanze estive e in Sinistra Piave prenderanno il via gli incontri con la popolazione e tutti i portatori d’interesse per confrontarsi sul tema fusione. Serate con i cittadini si sono già tenute nei mesi scorsi, specie a Mel e Lentiai, quando ancora era in piedi il progetto della fusione “a due”. Poi è arrivata anche Trichiana e si è dato il via alla seconda esperienza a livello provinciale, dopo quella dell’Alpago, di un percorso “a tre”.
«Da settembre partiremo con un’informazione ancor più capillare. Una trentina di incontri con la popolazione nelle frazioni e una decina con il mondo del volontariato e le realtà economiche e produttive», fanno sapere i sindaci, Fiorenza Da Canal, Stefano Cesa e Armando Vello, che proprio nei giorni scorsi si sono visti arrivare una buona notizia: la Conferenza Regione-Autonomie locali, con voto unanime dei rappresentanti di Anci, Upi e Uncem, ha dato parere favorevole al progetto di legge regionale relativo all’istituzione del Comune Borgo Valbelluna. L’iter in Regione si completerà con il passaggio della proposta di legge in giunta e poi in consiglio. Si andrà dunque a definire la data del referendum, che con ogni probabilità di terrà a metà dicembre.
«Eravamo fiduciosi in merito al responso della Conferenza Regione-Autonomie locali», aggiungono, «perché quando siamo scesi a Venezia per verificare la fattibilità del progetto, ossia l’inserimento di Trichiana nel percorso avviato tra Mel e Lentiai, la Regione ci aveva dato il suo assenso».
La sensazione dei primi cittadini è che anche la popolazione stia vedendo di buon occhio l’ipotesi di fusione. Certo, c’è pure chi non la vorrebbe, ma i commenti positivi non mancano. «Gli abitanti di Mel vedono buone prospettive per le nuove generazioni», dice Cesa, «grazie a un Comune che avrà maggiori capacità di spesa. La fusione è vista come opportunità di crescita, anche dal punto di vista turistico e di peso politico nei tavoli provinciali e non solo». «Sto sentendo finora commenti favorevoli», aggiunge Vello.
In attesa del referendum continuano anche gli incontri settimanali del tavolo di lavoro intercomunale composto dai sindaci e dai capigruppo consiliari, sia di maggioranza che di minoranza, o loro delegati. Le riunioni non salteranno nemmeno ad agosto. E ormai da diverse settimane i tre Comuni hanno avviato un piano di comunicazione, che ha visto la realizzazione di un sito internet e l’utilizzo dei social media. Il portale, www.fusionevalbelluna.info, contiene la lettere dei sindaci ai cittadini, l’elenco delle motivazione per cui la fusione conviene e uno spazio in cui le persone, utilizzando un apposito form, possono inviare il loro pensiero o una riflessione su cosa si aspettano dal nuovo Comune unico. «Per ovviare a quello che potrebbe essere un eventuale svantaggio della fusione, ossia la distanza, reale o percepita, tra governo o cittadino», sottolinea Cesa, «il tavolo di lavoro sta predisponendo uno statuto e un regolamento dei municipi, per consentire una maggiore partecipazione da parte della popolazione». —
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