Birreria Pedavena con 400 posti ma il week end dipende dal meteo

IL CASO
Normalmente i posti a sedere sarebbero oltre un migliaio, crollati a circa 650 con le prime restrizioni anti-Covid. Con il nuovo decreto Riaperture però, anche Lionello Gorza ha dovuto rifare i conti, con una fortuna: che in quanto più grande d’Italia, la sua birreria non ha certo problemi di spazio. «Sono almeno 400 i posti che abbiamo a disposizione all’aperto», enumera con sveltezza, «non appena arriverà il bel tempo attiveremo tutte le postazioni sparse nei vari angoli del parco, in modo da poter accogliere e servire più gente possibile all’aperto».
Ieri che è stata la prima giornata di riapertura dopo quasi due mesi di pausa forzata, visto che dall’8 marzo non ha più aperto nemmeno per l’asporto, e al termine del turno di pranzo la Birreria aveva già servito una settantina di pasti: «Numeri al di sopra delle aspettative», esclama Gorza soddisfatto, «considerato il brutto tempo non ci aspettavamo arrivassero tutti questi visitatori». Lo dice mentre, alle 14. 20, in sala degli Elefanti c’è ancora qualche operaio che deve ordinare: «L’unico servizio che abbiamo continuato a offrire è la mensa per i lavoratori», racconta mentre sbriga le ultime faccende, «il paradosso è che loro possono mangiare dentro, mentre clienti e turisti vanno messi fuori».
Grazie alla disposizione dei tavoli e alle ampie vetrate della nuova veranda fissa, tutte spalancate nonostante l’aria frizzantina, Gorza è riuscito a piazzare diversi posti anche all’interno della nuova struttura che ha quasi raddoppiato la sala degli Affreschi. Sulle sedie si vedono caschi e giubbotti: sono dei centauri più impavidi, che nonostante la pioggia di ieri hanno inforcato le loro moto e per raggiungere Pedavena da varie distanze.
«Il telefono non smette di squillare», confessa il titolare della Birreria, «continuano a chiamarci per prenotare tavoli per questo fine settimana (sabato è la festa dei lavoratori, ndc), ma noi siamo costretti a chiedere di richiamare a partire da giovedì, perché non sapendo come sarà il tempo non possiamo permetterci di bloccare tavoli se poi ci sarà ancora maltempo». Le previsioni, non ancora affidabili, danno piovaschi al mattino con miglioramento al pomeriggio. Per il fine settimana in ogni caso saranno richiamati a lavorare tutti i dipendenti, circa un’ottantina, sia per garantire efficienza e rapidità al servizio, sia per assicurarsi i giusti controlli sul rispetto delle norme contro il contagio. «Non ho paura delle sanzioni perché so che i miei ragazzi lavorano bene e che abbiamo sempre fatto tutto in regola», sottolinea l’imprenditore, che si dice «ottimista su questa ripartenza» e che anche se registrerà, come tutti, un calo importante del fatturato a causa dei continui stop&go degli ultimi mesi, preferisce tenere lo sguardo fisso verso al futuro. Sperando in un fine stagione sempre più caldo e soleggiato, quantomeno finché non si potrà tornare a mangiare all’interno. —
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