Belluno, cambia il progetto per l’ex caserma dei vigili del fuoco: sparirà la palestra

La struttura sarà demolita e non sarà ricostruita. Roccon: «Gli spazi per le società in città non mancano»
Alessia Forzin
L'ex caserma dei vigili del fuoco di Belluno
L'ex caserma dei vigili del fuoco di Belluno

La palestra nella ex caserma dei vigili del fuoco di Mussoi sarà demolita e non verrà ricostruita. È la novità più consistente del secondo piano di rigenerazione urbana, finanziato con fondi Pnrr. Il Comune di Belluno ha ottenuto 20 milioni di euro per realizzare undici progetti, fra i quali c’è anche la riqualificazione della caserma dismessa di via Gregorio XVI.

L’idea, al momento della partecipazione al bando, era di trasferire a Mussoi gli uffici e i servizi manutentivi che si trovano a Marisiga, la protezione civile comunale, il Coc e il comando della Polizia Locale, e di sistemare la palestra per metterla a disposizione delle società cittadine ma anche per allestirvi una struttura per l’arrampicata. Avere una palestra nello stesso complesso del Coc (centro operativo comunale), inoltre, avrebbe garantito in caso di emergenza uno spazio per ospitare eventuali sfollati. L’intervento, complessivamente, vale 4.130.000 euro. Al momento della partecipazione al bando, per la palestra c’era un progetto definitivo.

La nuova amministrazione guidata dal sindaco Oscar De Pellegrin ha deciso di modificare in parte il progetto. «La palestra sarà demolita e non sarà rifatta», spiega l’assessore ai lavori pubblici, Franco Roccon. «Con le nuove scuole che saranno fatte a Cavarzano al posto dell’elementare Romolo Dal Mas, ci sarà anche una nuova palestra, e quindi gli spazi per le società saranno sufficienti». Il resto del complesso, continua Roccon, sarà riqualificato per ospitare la Polizia locale, i servizi manutentivi di Marisiga, alcuni uffici comunali, la Protezione civile e il Coc. «Abbiamo affidato la progettazione a professionisti esterni».

Palazzo Rosso, infatti, non ha il personale sufficiente per occuparsi di tutti i progetti del piano di rigenerazione urbana. Che procede, con il calendario a ricordare che entro il 30 settembre 2023 i lavori devono essere affidati ed entro il 31 marzo 2026 devono essere finiti. I finanziamenti Pnrr, infatti, hanno scadenze precise che devono essere rispettate.

Progettazioni in corso

Per la nuova scuola elementare a Cavarzano ci sono a disposizione 5,2 milioni di euro. È stato affidato l’incarico per la progettazione definitiva.

Per il Polisportivo (3.750.000) è stato affidato l’incarico per l’esecuzione dei carotaggi e anche qui procede la progettazione.

Più complesso l’intervento di riqualificazione energetica della casa di riposo, finanziato con 650 mila euro: «Nella convenzione con il Ministero è scritto che non si può installare una caldaia a condensazione», spiega Roccon, «quindi stiamo valutando con gli uffici che genere di interventi fare affinché siano convenienti per il risparmio energetico».

Nevegal

Per il laghetto per l’innevamento artificiale sul Nevegal (1.850.000 euro) dev’essere fatto il progetto esecutivo: «Rimarrà della dimensione che è stata prevista dalla precedente amministrazione», spiega Roccon, «perché non ci sono soldi per farlo più grande. Inoltre non è stato previsto il collegamento con l’impianto di innevamento e dovremo trovare altre risorse per realizzarlo».

Sempre sul Nevegal, il piano finanzia anche la sistemazione della sentieristica e del piazzale (860 mila euro): «Saranno installati nuovi lampioni, il piazzale sarà reso accessibile ai disabili e sarà ricavato uno spazio per i mezzi pubblici». Affidato all’esterno l’incarico per la progettazione.

Mobilità

«Per il completamento della ciclabile Antole - Casoni stiamo acquisendo gli ultimi terreni per arrivare ad Antole», aggiunge Roccon «e poi dovremo installare i parapetti sul ponte» (lavoro da 900 mila euro). È finanziata anche la passerella ciclopedonale di fronte al centro commerciale Veneggia (390 mila euro): «Stiamo parlando con la Soprintendenza per verificare se è possibile realizzare una passerella a sbalzo», afferma l’assessore.

Centro storico

Tre i progetti che interessano l’Auditorium (completamento del salone, rifacimento del tetto e delle facciate) per 1,3 milioni: «Stiamo lavorando al progetto esecutivo, i lavori dovrebbero iniziare in primavera», dice Roccon.

Gli uffici di Palazzo Rosso si stanno occupando della progettazione della riqualificazione di via Cipro, via Ripa e via Crepadoni (659 mila euro), mentre la sistemazione del Belvedere e la riqualificazione urbana di piazza Castello (300 mila euro) al momento è ferma: «Non richiede un grosso lavoro e stiamo mandando avanti i progetti più complessi», conclude Roccon.

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