Belluno, bus gratuiti per i militari contro il bullismo
La Provincia sta studiando degli incentivi per cercare di garantire la sicurezza dei viaggiatori

Prevenzione fenomeni di bullismo e violenza sugli autobus, la Provincia sta studiando degli incentivi per i militari. Ossia incentivare l’uso del mezzo pubblico e allo stesso tempo garantire la sicurezza sugli autobus. Sono i due obiettivi di un progetto allo studio di Provincia e Dolomitibus. Una proposta arrivata direttamente dal Sam, il Sindacato Autonomo Militari, che nelle scorse settimane ha portato al tavolo di Palazzo Piloni l’ipotesi di introdurre la gratuità del mezzo pubblico per i dipendenti dell’esercito nel tragitto casa-lavoro e ritorno.
La vice presidente della Provincia, Silvia Calligaro, insieme al consigliere provinciale delegato ai trasporti Massimo Bortoluzzi, ha incontrato Alessandro Farina, segretario generale regionale Sam. All’incontro era presente anche Dolomitibus: «La proposta arrivata dovrà essere analizzata attentamente e ci siamo presi il tempo di capire quale potrebbe essere il bacino d’utenza interessato e che impatto economico avrà» dice la vicepresidente Calligaro, «L’idea va letta come un incentivo a usare sempre di più il mezzo pubblico anziché l’auto privata, specialmente nei tragitti consolidati, come quello da casa al posto di lavoro. Ma anche come un modo per garantire sicurezza a bordo degli autobus. È di questi giorni la notizia che anche a Belluno un dipendente di Dolomitibus è stato pedinato e accerchiato da un gruppo di ragazzi, con intento violento; e poche settimane fa un autista di autobus era stato malmenato a Venezia. Crediamo che la presenza dei militari sugli autobus da sola potrebbe essere un deterrente, oltre a costituire un presidio, anche per prevenire fenomeni quali il bullismo».
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