Belluno, bestemmia in rosso sulla carrozzeria dell’auto in sosta

Raid vandalico in via XXX aprile: presa di mira un’auto parcheggiata. Grande scritta anche sul muro posteriore del palazzo delle Poste

BELLUNO. Una bestemmia sul cofano. Vernice rossa, sul cofano bianco di una Seat Ibiza parcheggiata in via XXX aprile.

Tra le vittime del raid vandalico del venerdì santo, anche un automobilista che aveva tutto il diritto di posteggiare nella zona a traffico limitato sopra piazza Duomo. Sul cruscotto, infatti c’è il permesso rilasciato dal Comune.

Ma sulla carrozzeria c’è una scritta fatta di fretta e dal contenuto che sembrerebbe tanto chiaro quanto blasfemo. Ammesso e per niente concesso che venga individuato, il vandalo dirà che è la sua personale tag, e questo si capisce anche dal muro posteriore del palazzo delle Poste, dove c’è una scritta più grande e colorata sui bordi.

Nella mattinata di un sabato di mercato, impossibile non accorgersi delle scritte per i passanti e i negozianti della via: «Mi sembra incredibile», dice una di loro, «adesso poi che mi sono resa conto del fatto che si tratta di una bestemmia, provo ribrezzo per chi l’ha scritta e sono ancora più convinta che ormai non c’è più rispetto per nessuno. Bisogna assolutamente fare qualcosa».

Fino a ieri pomeriggio, alle forze di polizia non risultavano denunce per danneggiamento aggravato, ma può darsi che se ne parli dopo Pasquetta.

Il comandante dei vigili Gustavo Dalla Ca’ spiega che «quella contro i vandali non è una battaglia persa, ma rimane molto difficile, per quanto si faccia. Il dato di fatto è che, purtroppo, tutte le città sono invase da ragazzini armati di spray. Facciamo quello che possiamo, dagli agenti in borghese alle telecamere, ma nelle immagini i vandali non si riconoscono mai, perché si preoccupano di coprirsi il volto con qualcosa, fosse anche solo il cappuccio di una felpa».

Bombolette e scritte deturpano il cuore di Belluno

Molti giovani girano con gli zainetti anche molto tardi e non certo perché frequentano le scuole serali. Alcol o vernice? «Non possiamo saperlo, perché non abbiamo il potere di perquisirli. Qualcuno lo prendiamo, ma serve fortuna».

Gigi Sosso

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