Autovelox autorizzati su oltre 330 chilometri di strade / SONDAGGIO

È l’estensione della nuova mappa, definita con apposito decreto del prefetto di Belluno, che individua i tratti stradali in cui è possibile l’attività di controllo remoto del traffico

BELLUNO. Oltre 330 chilometri di strade. È l’estensione della nuova mappa, definita con apposito decreto del prefetto di Belluno, che individua «i tratti stradali in cui è possibile l’attività di controllo remoto del traffico finalizzata all’accertamento delle violazioni per eccesso di velocità», si legge nella nota diramata da Palazzo dei Rettori, «ed allo stesso tempo sono stati revocati tutti i precedenti provvedimenti prefettizi con i quali venivano individuati i tratti di strada in questione».

Una mappa ex novo, che ha portato nel complesso a una sensibile diminuzione del chilometraggio dove potranno essere installati i rilevatori di velocità senza l’obbligatoria presenza di personale di polizia. «Riduzione che si spiega sostanzialmente con l’adeguamento alla direttiva ministeriale del 14 agosto 2009», ha spiegato Andrea Celsi, capo di gabinetto della prefettura bellunese, «che esclude dalla mappa i centri abitati».

La nuova mappa è stata realizzata «seguendo due parametri per l’individuazione dei tratti stradali: il tasso di incidentalità e le condizioni plano-altimetriche delle strade, ovvero caratteristiche che rendono impossibile la contestazione immediata della sanzione», ha proseguito Celsi. «La scomparsa di alcune strade dalla mappa, comunque, è dovuta anche al fatto che sulle stesse il tasso di incidentalità era pressochè nullo».

Tratti stradali dove, in sostanza, potranno essere collocati sia autovelox fissi che i rilevatori mobili. «Questi ultimi, di norma, prevedono il presidio delle forze di polizia ma non, appunto, sui tratti stradali indicati dalla nuova mappa. Preme in ogni caso ricordare che lo scopo di questa attività è sempre la prevenzione e non la sanzione».

Nella mappa sono inclusi tratti della statale 50 “del Grappa e del Passo Rolle”, della 50 Bis, della statale 51 “di Alemagna” e della 51 Bis, della statale 52 “Carnica” e delle regionali 48 “delle Dolomiti”, 50 “del Grappa e del Passo Rolle”, 50 Bis “delle scale di Primolano”, 203 “Agordina” e la sua Variante, 204 “Belluno-Mas”, 348 “Feltrina”. Interessate anche le strade provinciali della Sinistra Piave (e la sp 1 Bis), della Pedemontana, della Val Veses, del Nevegal, della Val di Zoldo e della Val Cellina, del Passo Cereda e del Passo Duran, dell’Alpago e del Cansiglio, del lago di Santa Croce, di Croce d’Aune, del Passo di San Boldo e del Passo Giau. (ma.ce.)

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi