Auronzo avrà ancora la prima elementare

La scuola rassicura: positive le iscrizioni. Sono al sicuro dai tagli tutte le sedi, compresa quella di Lozzo
auronzo di cadore febbraio 2005, scuole
auronzo di cadore febbraio 2005, scuole

AURONZO. La prima elementare di Auronzo non è a rischio. L’istituto comprensivo cadorino conferma per l’anno scolastico 2017/2018 le proprie offerte formative smentendo così i timori emersi di recente in paese.

Le classi di Reane e Villapiccola saranno ancora aperte grazie ad un numero di iscritti che si aggira intorno ai trenta bambini nati nel 2011, numero dunque al di sopra dei minimi di legge. A rassicurare la comunità auronzana è la dirigente dell’istituto comprensivo Orietta Isotton: «Il 6 febbraio si sono chiuse le iscrizioni. Le nostre scuole hanno fatto registrare un cospicuo numero di adesioni con grande soddisfazione dei docenti che a dicembre e gennaio sono stati impegnati nell’illustrazione dell’offerta formativa. Al sicuro tutte le sedi compresa la scuola primaria di Lozzo che si avvicina ai venti iscritti grazie alla sua offerta di tempo pieno molto apprezzata dal territorio. Sempre per quanto riguarda Lozzo, sono oltre venti gli iscritti alla secondaria, anche questa particolarmente apprezzata grazie alla proposta ricca e variegata del tempo prolungato arricchita dal progetto sperimentale di scuola aperta che coinvolge associazioni e volontari che hanno costruito una bella rete collaborativa con l’istituto comprensivo grazie alla motivazione ed all’entusiasmo del coordinatore, Piermario Fop. La scuola aperta offre un importante supporto proponendo agli alunni interessati sia attività motorie e creative che attività di recupero nel caso di alunni con difficoltà nell’apprendimento. Superiori ai dieci anche gli iscritti alle primarie di Reane e Villapiccola che confermano la loro consueta modalità organizzativa nelle rispettive sedi. Si è rivelata infine di grande interesse la sperimentazione in atto nelle scuole di Auronzo che proporranno anche per il prossimo anno scolastico il plurilinguismo, ovvero l’insegnamento di una serie di discipline attraverso l’ausilio delle lingue ladina, inglese e tedesca».

In merito all’attività scolastica confermata a pieno regime sul territorio di Auronzo, grande soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore alla cultura, Anna Vecellio: «Nonostante l’annoso problema dello spopolamento della montagna a cui va aggiunto un calo drastico delle nascite che nel nostro Comune nel 2015 sono state appena 11 mentre lo scorso anno 16, le scuole di Auronzo rimangono non solo aperte ma perfettamente operative». E Vecellio rassicura: «Fino all’anno di nascita 2014 siamo al riparo da spiacevoli sorprese».

Gianluca De Rosa

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi