Apindustria aderisce formalmente alla Dmo
SELVA DI CADORE. Il mandamento bellunese di Apindustria Venezia, l’Associazione delle piccole e medie industrie, che ha la sua sede operativa a Selva di Cadore, è entrato ufficialmente nella Dmo Dolomiti, la “destination management organization” nata nel 2014 su iniziativa del Consorzio Dolomiti.
L’approdo in Dmo è avvenuto f in occasione dell’assemblea del Consorzio tenutasi a Belluno, con l’approvazione unanime dei presenti, guidati dal presidente della Dmo Roberto Padrin, dall’amministratrice unica Alessandra Magagnin e dal direttore Giuliano Vantaggi.
Per Apindustria Venezia era presente il direttore Nicola Zanon, già amministratore unico di Apindustria servizi Srl, l’ente di formazione dell’associazione delle Pmi.
L’ente di Apindustria è già partner del Consorzio dal 2017 nell’ambito del progetto regionale “Sinergie: biciclettando dal mare alla montagna” che mira ad incrementare il flusso di turisti nel territorio veneto, ampliando la stagionalità attraverso il cicloturismo.
Apindustria, che ha sede operativa a Santa Fosca, dispone anche a Belluno di aule formative accreditate dalla Regione.
L’iniziativa dell’ingresso in Dmo, si spiega da Apindustria, si inserisce all’interno di un contesto economico positivo considerati i segnali positivi registrati dal turismo bellunese ed in particolare dal feltrino: i primi dati che arrivano in questi mesi dal 2019 confermano il trend positivo, forte di un aumento delle presenze turistiche del 12 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Dati ancora più chiari, che confermano la crescita esponenziale del turismo bellunese, se rapportati agli anni precedenti: nel 2011 gli arrivi erano stati poco più di 37mila a fronte dei 113mila del 2018: +61% di arrivi e +49% di presenze nell’arco di sette anni.
Apindustria spiega che porterà il proprio contribuito concreto per lo sviluppo di studi e ricerche mirate, nell’organizzazione e promozione di convegni, seminari e corsi di formazione, nelle varie azioni di promozione dei servizi e opportunità, con la gestione dei rapporti con banche e istituti finanziari locali, nell’individuazione di beni mobili e immobili e dei servizi necessari allo sviluppo turistico dell’intera area.
«Siamo soddisfatti di questo ingresso formale nella famiglia Dmo», spiega il direttore Zanon, «che per noi non è un punto di arrivo, ma di partenza verso nuove sfide per la nostra associazione». —
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