Alpago, falso allarme per un disperso. Poi è chi aveva chiamato a essere soccorso
Situazione rocambolesca sul monte Venal e per un escursionista stanco arriverà il conto dell’elicottero a casa

Falso allarme mette in moto la macchina dei soccorsi: alla fine l’elicottero serve e arriverà il conto a casa. Si è trasformata in un vero recupero una telefonata partita questa mattina verso le 10.45, a seguito della segnalazione di un escursionista che, salendo sul monte Venal in Alpago assieme a un amico, lo aveva perso di vista e, poiché non rispondeva ai suoi richiami, temeva fosse precipitato o potesse essersi fatto male. Durante la ricognizione di Falco 2 si era poi appurato che l'uomo, solo attardato, era più in basso, stava bene e non aveva bisogno di alcun aiuto. Informato il chiamante e verificato che il compagno non aveva problemi, Falco 2 è rientrato. Verso le 14.30 però è stato proprio l'uomo che aveva chiamato preoccupato ad avere bisogno: rimasto nello stesso posto, sull'anticima del Venal, ad attendere a lungo l'amico, che poi era invece tornato indietro senza più raggiungerlo, Il 75enne di Alpago, non era più in grado di rientrare per la stanchezza.
Il tecnico di elisoccorso, sceso in hovering, lo ha quindi aiutato nell'imbarco. L'uomo è stato quindi trasportato a valle, dove nel frattempo il Soccorso alpino dell'Alpago aveva rintracciato anche il compagno.
Verso le 10.40 il Soccorso alpino di Cortina era stato invece attivato per un ciclista caduto sulla pista del Bikepark. Il 23enne di Treviso, che aveva riportato un trauma alla spalla, è stato recuperato da una squadra della Guardia di finanza è trasportato al Codivilla.
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi