Allerta neve a Belluno, soppresso il 30% dei treni

Disagi ieri in ferrovia per lo stato di attenzione della Regione. De Nardi (Trenibelluno): «Neanche un fiocco, è un paradosso»
Belluno, 10 dicembre 2007. Alla stazione di Belluno arriva il nuovo servizio navetta di trenitalia Il Minuetto
Belluno, 10 dicembre 2007. Alla stazione di Belluno arriva il nuovo servizio navetta di trenitalia Il Minuetto

BELLUNO. L’allerta gialla del meteo dichiarata dalla Regione, dopo le previsioni dell’Arpav di qualche centimetro di neve alle basse quote, fa saltare il 30% delle corse dei treni in provincia di Belluno.

i ritardi sulla rete

Mezz’ora di ritardo ha registrato, ieri mattina, la corsa 10995 da Belluno a Treviso via Montebelluna; soppresse invece le corse 20904 sempre dal capoluogo verso la Marca Trevigiana e cinque treni da Belluno verso Ponte nelle Alpi. Il treno 20925 in partenza da Belluno per Treviso delle 14.35 è stato cancellato ed è stato sostituito da due corse di autobus una all’andata e uno al ritorno.

l’allerta meteo

La riorganizzazione del trasporto ferroviario in provincia è stata decisa venerdì dopo l’emissione del bollettino meteo di Arpav in cui veniva indicata l’allerta gialla (media gravità) per precipitazioni nevose che potevano raggiungere un’altezza di cinque centimetri. Interessati da questo provvedimento i treni regionali che partivano da Padova diretti a Calalzo via Camposanpiero, Castelfranco, Montebelluna, Feltre e Belluno.

È ormai fobia per quello che potrebbe succedere ogni volta che si annuncia pioggia o neve. Queste allerte rischiano di mettere in serio rischio anche i servizi pubblici. Stavolta è toccata al trasporto ferroviario.

trenitalia

«Il bollettino meteo di Arpav annunciava nevicate da Feltre a Calalzo», fanno sapere da Trenitalia. «Abbiamo attivato quanto previsto dal Piano neve, vale a dire abbiamo attuato una riduzione dell’offerta del 30%». Una programmazione che non può, spiegano da Trenitalia, essere fatta in corso d’opera, cioè a seconda della reale situazione meteo giornaliera, ma va programmata il giorno precedente, per poter prevedere i treni in servizio senza creare ulteriori disagi.

«Purtroppo la programmazione deve essere fatta in anticipo», precisano ancora dalla società di trasporto. «Se non facciamo azioni preventive rischiamo di non informare i viaggiatori in tempo e di non riuscire ad essere tempestivi sulle riprogrammazioni e sulle autosostituzioni».

trenibelluno.it

Ma le previsioni non si sono avverate e in Valbelluna è caduta in tarda mattina e poi in serata solo una leggera pioggerellina: ma neanche un fiocco di neve.

A molti è apparsa eccessiva la decisione di far saltare le corse dei treni visto le reali condizioni meteo. «Sappiamo che se nevica forte c’è la possibilità reale che si guasti uno scambio ferroviario, bloccando tutto il traffico su rotaia», precisa Alessandro De Nardi esperto di treni e tra i membri di TreniBelluno.it, il sito che si occupa delle ferrovie. «Per evitare questo problema, Rfi da anni ha istituito il piano neve che prevede una riduzione del numero di treni in circolazione. Questo per evitare di usare scambi dove si incrociano le rotaie e ridurre le potenziali cause di blocco della rete». Ma per De Nardi, e anche per chi di treni non se ne intende molto, «questa soluzione andrebbe bene se nevicasse realmente. Ma ieri, facendo un giro di telefonate con amici che stanno nelle varie parti della provincia e anche guardando le webcam sparse sul territorio, ha fatto soltanto un po’ di pioggia. Il problema», sottolinea ancora De Nardi, «è che viviamo nell’emergenza delle emergenze, e le allerte meteo la fanno da padrone».

L’eccesso di allerte

Come fa notare l’esperto di treni, «oggi siamo arrivati al paradosso per cui si è costretti a emettere le allerte altrimenti se non si fa si rischia di andare incontro a problemi, nel caso succeda qualcosa. E in questa paura, a farne le spese è il servizio ferroviario che dovrebbe essere il più regolare possibile, ma anche gli utenti a cui si procurano dei disagi».

Il treno 10995, ad esempio, è partito con mezz’ora di ritardo da Belluno «forse per evitare l’incrocio a Santa Giustina dove la stazione ha deviatoi antineve a gas che necessitano di personale per la loro accensione. Ma alle nove nevicava? No, quindi poteva tranquillamente partire in orario invece di far perdere, magari, la coincidenza per andare a Padova», sottolinea ancora l’esperto di TreniBelluno.it».

Soppresso anche il treno che da Treviso partiva alle 6.35 per arrivare a Belluno alle 8.15. Saltate le cinque corse da Belluno a Ponte nelle Alpi e viceversa almeno fino alle 14.

«Mi auguro soltanto che poi siano riusciti a portare tutti i passeggeri con la corriera alla stazione pontalpina per prendere la corriera verso Conegliano. In Valbelluna fino al pomeriggio», conclude De Nardi, «non è caduto un fiocco di neve e ci siamo trovati con disagi con i treni per una allerta di cui pochissimi conoscevano l’esistenza. Credo che si siano messi in atto rimedi esagerati per una situazione alla fine di ordinaria normalità. Qui siamo vittime di un sistema di allarmi continui che si sta consolidando ». —


 

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