Alla conquista dell’Aconcagua

Il cadorino Ferruccio Svaluto Moreolo alla testa di un poker di alpinisti bellunesi

PIEVE DI CADORE. Quattro alpinisti bellunesi alla conquista dell’Aconcagua. E’ partita giovedì, infatti, la spedizione alpinistica che intende ripercorrere la cosiddetta “via dei polacchi”, sull’Aconcagua, una delle montagne più note dell’Argentina. Il gruppo è composto dal vigile del fuoco (con specializzazione speleo-alpina) Adalgiso Del Favero di Belluno; dall’ elisoccorritore e volontario dei vigili del fuoco Francesco Barattin; dall’alpinista alpagota Elisa De Battista e dalla guida alpina ed elisoccorritore Ferruccio Moreolo Svaluto. L’Aconcagua, montagna alta 6962 metri, è molto nota agli italiani ed ai cadorini in particolare per essere stata l’obiettivo anche della spedizione scientifica organizzata dal venasiano Marino Lena nel 1972; una spedizione della quale ancora oggi si parla in campo scientifico per i risultati del suo studio dei benefici della montagna sulla salute. La via “glaciar de los polacos” è stata aperta nel 1934 da un gruppo di montanari di origine polacca, da cui deriva appunto il suo nome, ed è stata la prima via di salita all’Aconcagua dopo la via normal. Si tratta di un tracciato conosciuto nel mondo per la sua straordinaria bellezza naturalistica e per i suoi paesaggi imponenti, che l’hanno fatto diventare negli anni uno dei percorsi prediletti dagli andinisti sportivi. L’incarico di capo spedizione è stato affidato a Ferruccio Moreolo Svaluto, di Pieve di Cadore, il più esperto dei quattro essendo da oltre 30 anni guida alpina nel Bellunese. Svaluto, infatti, che fa parte dell’associazione “Guide alpine 3 Cime” di Auronzo, è anche socio del Gruppo Rocciatori Ragni di Pieve con i quali ha fatto già una decina di spedizioni all’estero ed ha aperto oltre 150 nuove vie sulle Dolomiti, la prima sulle Marmarole nell’ormai lontano 1980. Attualmente Moreolo Svaluto opera anche come membro dell’elisoccorso di Pieve e di Treviso. La scorsa estate Svaluto aveva aperto nuova via sulla Croda dell’Arbel, denominata “Guide Tre cime”. Tra le spedizioni già all’attivo di Svaluto, ne vanno ricordate principalmente due: quella sull'Ingollfjeld, in Groenlandia Orientale, negli anni ‘80, con l’auronzano Gianni Pais Becher (in collaborazione con il Centro Studi Ligabue ed il Museo di Storia Naturale di Venezia) e quella in Nepal, con obiettivo la cima dell'Amadablan.

I quattro alpinisti, una volta giunti a Mendoza, attraverseranno la valle di Vacas fino al campo base di Plaza Argentina. Lì decideranno i passi successivi prima di attaccare la vetta. Il rientro della spedizione è previsto per il 10 febbraio.

Laura Bergamin

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