Alex Zanardi a Fonzaso rilancia il progetto “Obiettivo 3”

FONZASO
Il marchio Castelli della manifattura Valcismon, il territorio feltrino e la 24 ore di ciclismo sono nel destino di “Obiettivo 3”, il progetto di Alex Zanardi nato in occasione della maratona sui pedali del 2017 per reclutare, avviare e sostenere persone disabili all’attività sportiva, e che in questo periodo lancia un messaggio di ripartenza dopo il coronavirus. Il campione olimpico nella handbike e pilota automobilistico è tornato ieri a Fonzaso, quando la grande staffetta paralimpica in bicicletta di “Obiettivo 3” (ribattezzata “Obiettivo tricolore”) ha attraversato il Feltrino, proprio nel giorno in cui si sarebbe dovuta svolgere l’edizione 2020 della 24 ore Castelli a Feltre.
«È una curiosa ricorrenza», commenta Alex Zanardi. «Da un lato sarebbe stato bello essere di nuovo a Feltre per la 24 ore, che è un evento splendido. Dall’altro, qualcosa lo abbiamo salvato ed è qualcosa di molto bello perché questa grande staffetta di “Obiettivo tricolore” ha avuto un livello di attenzione che va oltre ogni più rosea aspettativa, a testimonianza che c’è grande voglia di sport e di ripartire. Vedere dei ragazzi che nonostante le difficoltà si cimentano in qualcosa di tecnicamente così rilevante come attraversare l’Italia è tanta roba».
Oltre cinquanta atleti paralimpici si daranno il cambio in un viaggio di due settimane da nord a sud e quella di ieri era la tappa da Levico Terme a San Daniele del Friuli, che ha visto il passaggio del testimone nel piazzale della manifattura Valcismon da Michele Grieco – sceso da Lamon – alla coppia formata da Alessandro Busana e Thomas Trentin. I due, accompagnati dall’ex professionista feltrino Alex Turrin, hanno proseguito da Arten lungo la Culiada, via Vignigole e via Montegrappa per poi uscire da Feltre verso Anzù.
A proposito di amicizia con l’azienda Castelli-Sportful (quindi famiglia Cremonese), di legame con il territorio e di passione per il ciclismo, «mi fa molto piacere essere qui a celebrarla nella sede di Sportful-Castelli, perché sono degli amici e ci hanno sempre sostenuto dal giorno 1. Obiettivo 3 è nato proprio alla 24 ore di Feltre tre anni fa».
Nella prossima edizione, la manifestazione festeggerà il ventennale e Zanardi tornerebbe volentieri: «Magari non per partecipare, perché teoricamente il 2021 dovrebbe essere l’anno olimpico, per cui dovrò fare attenzione a non stressare particolarmente il mio fisico, però un bicchiere di vino per quella sera potrei concedermelo».
Nei primi tre anni, Obiettivo 3 ha reclutato più di 70 atleti. «È un gruppo di amici che hanno avuto nella loro vita dei problemi fisici che li hanno in qualche modo debilitati, ma attraverso questo gruppo stiamo trovando motivazione e soddisfazione», dice Alessandro Busana, che ieri era in sella per la staffetta. «Il progetto, oltre a porsi l’obiettivo di cercare almeno tre atleti per le paralimpiadi di Tokyo, vuole soprattutto avvicinare le persone con disabilità allo sport, perché lo sport è una rivincita e può veramente dare motivazioni nuove alla vita».
Insieme a lui a prendere il testimone, Thomas Trentin aggiunge che «lo scopo è far sì che tutte le persone in Italia si possano risollevare vista la situazione che si è creata. E chi meglio di noi, che nella vita abbiamo affrontato difficoltà veramente dure, può dare l’esempio». –
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