Albergo diffuso a gonfie vele «Ora i lavori alla reception»

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Con 680 notti vendute durante l’estate e il tutto esaurito già annunciato per il periodo di Natale l’Albergo diffuso di Faller conferma tutte le proprie potenzialità, ma ora più che mai si fa impellente la richiesta di dare una svolta ai lavori nell’edificio che ospita l’Osteria del pom prussian e la reception dello stesso albergo. Guido Trento, presidente dell’associazione che raduna i proprietari di case che offrono gli attuali 26 posti letto ai vacanzieri, spinge per un’accelerazione, questa volta decisiva.
«È necessario mettere mano alla reception perché è un peccato avere alloggi curati di tutto punto, sentieri tabellati e georeferenziati, il paese tenuto pulito e pieno di fiori, un servizio di noleggio biciclette e delle ciaspe per il periodo invernale se poi il biglietto da visita che offriamo non è altezza. Si è partiti con un progetto, il cui costo, mano a mano, è lievitato. Mi pare che l’ultima versione parli di 800 mila euro. Mi sembra evidente che l’importo giustifica interventi radicali e necessari per dare un’immagine degna non solo alla reception, ma anche alla parte dell’osteria, ben gestita da Ivano Slongo, ma bisognosa di ampliare gli spazi in cucina e raddoppiare i servizi igienici».
IL PROGETTO
La ristrutturazione dell’osteria, stralciata dalla precedente programmazione sull’ospitalità diffusa di cui Sovramonte è capofila, rientra nella prossima tornata dei Fondi di confine. Stiamo parlando dell’ex scuola di Faller, un edificio datato, che ha bisogno di interventi importanti che riguardano servizi, sottoservizi, e anche la viabilità visto che c’è la necessità di creare anche qualche posto auto in più. «L’importante è che non si persa altro tempo», aggiunge Guido Trento, «e mi auguro che la primavera del prossimo anno sia il momento buono per vedere partire i lavori».
GRANDI POTENZIALITà
«Quello di Faller è un modello che può essere di esempio per tanti piccoli paesi di montagna», afferma con sicurezza Trento. «I nostri numeri lo dimostrano, ma il problema è lottare contro la burocrazia. Penso al sentiero del Pro prussian, il cui iter è stato avviato nel 2011 ma è stato concluso appena nel 2019. Per il resto le prenotazioni fioccano, ci sono persone che prenotano da un anno all’altro per essere sicure di avere il loro posto. Ci sono le potenzialità per triplicare i posti letto. A troppe persone siamo costretti a dire di no, che non c’è posto e alla fine, dopo vari tentativi andati a vuoto la gente si stufa e sceglie altre mete. A causa della pandemia abbiamo perso i mesi di primavera 2021, ma durante l’estate abbiamo recuperato alla grande».
NUOVE RESIDENZE
Sono quattro le residenze, i cui progetti di ristrutturazione sono in rampa di lancio per complessivi 500 mila euro di spesa (400 mila di fondi pubblici e 100 mila di contributo dei privati che dunque intervengono per il 20 per cento della spesa). Gli interventi vanno ovviamente rendicontati perché la destinazione delle somme è chiara e va nell’ambito dell’accoglienza turistica: «Con questi interventi», aggiunge il presidente dell’Albego diffuso di Faller, «aumenteremo la capienza di 15 posti letto salendo a 41. L’importante ora è che si muova la politica». —
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