«Aiuti ai giovani perchè vivano a Fodom»

LIVINALLONGO. Grones riparte dai giovani: «In loro risiedono le idee, la creatività, la forza innovativa».
Si apre guardando alle nuove generazioni il programma elettorale della lista “Auna per Fodom”, guidata dal candidato sindaco Leandro Grones.
«Vogliamo avviare un continuo e costruttivo dialogo tra l’amministrazione e il mondo giovanile» scrive «per dare dinamicità ed entusiasmo alla vita di Fodom. I giovani non sono solo il futuro, sono innanzitutto il presente e dobbiamo garantire loro di viverlo da protagonisti. Dobbiamo prepararare loro le condizioni per poter vivere a Fodom, ad esempio aiutandoli a costruire la prima casa. Vorrei far notare, a questo proposito, che solo la mia lista ha tra i candidati consiglieri un giovane ed attivo imprenditore agricolo».
Per quanto riguarda il tema delle politiche sociali, il candidato sindaco si dice preoccupato per «il forte ritardo dei lavori di ampliamento della cqasa di riposo Villa San Giuseppe, che rispetto a quanto previsto stanno accrescendo il disagio di ospiti e addetti». E poi annuncia: «Il trattamento economico dei dipendenti della cooperativa (alla quale il comune si appoggia per i servizi, ndr) dovrà essere parificato a quello dei dipendenti comunali». Nel programma pone la priorità assoluta alle opere pubbliche a protezione delle frazioni, ai lavori di sistemazione ed adeguamento della viabilità comunale ed al potenziamento dello sgombero neve.
Cosa manca o è mancato in questi anni? «L’inverno appena trascorso ha evidenziato la fragilità del nostro territorio. Ora non possiamo far finta di niente. Bisogna partire subito con opere di messa in sicurezza della viabilità comunale».
Il Pati. Lei ha fortemente criticato le previsioni urbanistiche inserite, in particolare per la zona di Sorieghe ed il nuovo “Ski Terminal” previsto nella zona di partenza degli impianti di Portavescovo. Come penserebbe di gestirlo da sindaco? «Prima di tutto va un po’ semplificato. Così com’è è un mattone che crea più burocrazia di quella attuale. Lo Ski Terminal ? Bisognerà fare una dovuta valutazione con la popolazione. L’esperienza ci insegna che in questi anni le previsioni urbanistiche così grandi hanno sempre portato problemi. Anche gestionali».
Fa cenno anche alla zona artigianale di Arabba, ferma da anni “con le quattro frecce”. Come pensa di poterla far partire ? «Se si vuole dare una mano agli artigiani locali quella zona va assolutamente fatta partire. Per fare questo però bisognerà cercare delle forme di contributi, perché altrimenti diventa troppo onerosa per le azienede. Le quali, d’altra parte, hanno assoluto bisogno di realizzare degli spazi maggiori dove poter lavorare, pena la perdita di competitività».
Quindi il turismo, locomotiva economica della vallata. Una priorità. «Non abbiamo singole priorità. Pensiamo piuttosto ad una serie di iniziative e progetti da far partire subito, come quello per l’interazione tra gli impianti a fune e le attività legate alle mountain bike». In generale bisogna migliorare i servizi per stare al passo con le vicine località turistiche trentine e altoatesine. E la tassa di soggiorno? Va tolta? Mantenuta? Gestita diversamente? «Ovviamente indietro non si torna più. Bisogna però che vada destinata tutta alle attività turistiche. Penso ad esempio alle manifestazioni».
Lorenzo Soratroi
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