Agriturismo in crisi: «Dateci una mano vi offriremo pranzi»

AURONZO. La crisi mette a rischio il loro agriturismo e così una coppia di Auronzo, Ottorino Zandegiacomo Seidelucio e la moglie Nicoletta, inviano una lettera ad autorità, enti, televisioni e...

AURONZO. La crisi mette a rischio il loro agriturismo e così una coppia di Auronzo, Ottorino Zandegiacomo Seidelucio e la moglie Nicoletta, inviano una lettera ad autorità, enti, televisioni e giornali per chiedere una mano, offrendo in cambio pranzi e cene nel loro agriturismo.

«Dieci anni fa comprammo con un mutuo la casa del nonno», racconta il gestore, «lavoravamo tutti e due e non era un problema il mutuo. Aprimmo un'azienda agricola  non a titolo principale, poi Nicoletta perse il lavoro, dopo 33 anni nella stessa fabbrica. Cercammo allora di aprire l'azienda agricola a titolo principale con relativo agriturismo.  Altro mutuo, pensando che la crisi era al colmo. Siamo riusciti ad aprire senza un centesimo di contributo pubblico in quanto avevamo più di 40 anni. Riconvertirsi in agricoltura, è molto difficile se non vieni supportato dai finanziamenti pubblico».

Ma la crisi non passa, vi sono alcune rate insolute e il pignoramento della banca. «L'agriturismo funziona e supporta bene l'andamento normale dell'azienda», continua nelle sua lettera Zandegiacomo Seidelucio, «ma purtroppo non ci basta per gli arretrati. Rischiamo di perdere tutto il lavoro di una vita. Ora stiamo pensando di vendere e andare in Austria ma abbiamo gli animali e mia figlia che non vuole lasciarli».

Da qui la richiesta di aiuto della coppia: «non ci resta altro che chiedere a tutti gli agricoltori, amici, clienti e amanti della natura un aiuto economico, anche spiccioli, che messi insieme ci possano salvare come azienda e possano salvare dalla speculazione edilizia questa terra. Chi ci darà una mano ora, verrà rimborsato poi con pranzi e cene nell' agriturismo».

Chi vuole dare una mano alla coppia può effettuare un bonifico sul conto 349680 iban IT88A0572888250610570349680 Banca Popolare di Vicenza o vaglia postale ad Agriturismo Tre Cime di Lavaredo-Auronzo di Cadore. via Ligonto 19. «Ci costa moltissimo farlo ma non abbiamo altre soluzioni».

Laura Bergamin

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi