Affittasi il negozio della Coop di Tisoi

BELLUNO.
Il piacere di fare la spesa. Gli anziani di Tisoi non sono in grado di raggiungere i grandi centri commerciali o trascinarsi le borse sui mezzi pubblici. La chiusura della Cooperativa sarebbe un problema addirittura di sopravvivenza. L’assemblea dei soci di venerdì scorso ha preso una decisione senza ritorno: di fronte ai costi di gestione troppo alti, non rimane che affittare il negozio di alimentari. Insomma, lo stesso destino del bar Circolet, che attualmente è condotto da Samuele Giozet e non ha problemi. Fino a quando non si troverà qualche candidato serio, il negozio rimarrà aperto alla clientela fedele, con i suoi due dipendenti. I posti di lavoro sono, momentaneamente, salvi . L’avverbio dell’incertezza potrà essere cancellato, nel momento in cui l’operazione affitto andrà a finire bene.
La presidente della Cooperativa di Tisoi, Adriana Tramontin non lo fa volentieri, ma la sua diventa una scelta obbligata: «Non abbiamo più la possibilità di mandare avanti il negozio e la prima causa è il costo molto elevato per il personale. Abbiamo tentato di cedere la gestione ai due lavoratori attuali, scoprendo però che non ce la farebbero. E allora la strada da percorrere è quella dell’affitto, non c’è altro da fare. La cosa migliore sarebbe trovare una famiglia interessata, ma non è davvero semplice, in un momento di crisi economica così grave. Ci sarebbe qualche possibilità, ma stiamo cercando di capire se è veramente percorribile».
L’alternativa sarebbe ancora più difficile ed è la vendita di un patrimonio datato 1923. Novant’anni dietro il bancone, a servire gli amici prima ancora che i clienti: diverse generazioni. «Non possiamo andare avanti con l’attuale gestione, di questo siamo sicuri», sottolinea Tramontin, «o affittiamo o, alla lunga, saremo costretti addirittura a vendere e non è la soluzione più semplice, come è facile capire».
C’è un precedente incoraggiante, quello del bar della piazzetta di Tisoi, l’altra fetta della cooperativa: «Che è già in affitto, ormai da qualche tempo e ci risulta che stia andando molto bene. Samuele Giozet è contento e noi lo siamo per lui. Ha una sua clientela fedele e può permettersi di organizzare anche qualche bella festa. Diverso il discorso per il negozio, che nella nostra frazione è qualcosa d’indispensabile. Penso soprattutto alle persone più anziane, che non hanno alcuna possibilità di fare la spesa in centro città o nella zona industriale, a meno che non ci sia l’aiuto da parte della famiglia. Ecco perché speriamo che qualcuno si faccia avanti, in maniera da dare continuità a quello che abbiamo fatto finora».
Gigi Sosso
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