Addio a Banca Bovio Sparkasse è realtà e potenzia le filiali

FELTRE. Scompare il marchio Banca Bovio. Da qualche giorno le due filiali cittadine che erano proprietà di Banca Sella e le altre sparse in provincia di Belluno sono diventate anche dal punto di vista operativo, filiali di Sparkasse Bolzano, che ha acquisito il pacchetto che proprio Banca Sella aveva deciso di mettere sul mercato. È un altro pezzo di storia feltrina che se ne va, anche se al di là del logico rammarico per un istituto di credito che per la città era una vera e propria istituzione il cambio di casacca dovrebbe portare dei benefici stando almeno alle intenzioni della direzione della Sparkasse che promette investimenti e che pure ha tentato di mantenere il marchio Bovio, almeno a Feltre, senza riuscirci: «C'è stata una trattativa al riguardo», spiega il direttore di Sparkasse, Maurizio Moroder, «ma purtroppo non è arrivata a buon fine. Questo significa che con il tempo dovremo togliere l'insegna Bovio».
Nel frattempo la filiale aperta nel 2005, guarda caso proprio a fianco della Banca Bovio, è stata chiusa. Servirà ancora per qualche mese come ufficio fino a quando la riorganizzazione non avrà permesso di concentrare l'intera attività nello storico palazzo della Bovio, già diventata la filiale aperta al pubblico di Sparkasse: «Si è creata questa possibilità di rafforzare la nostra posizione a Feltre e nel suo hinterland», aggiunge il direttore, «e abbiamo voluto coglierla perché il Feltrino e la provincia di Belluno hanno grande interesse per noi».
Il personale è stato tutto mantenuto tranne un paio di dipendenti che proprio nel periodo in cui c'era il passaggio di proprietà da Banca Sella a Sparkasse hanno migrato verso la neonata Banca Prealpi che ha da poco aperto alle Torri di via Vignigole: “La nostra intenzione è di tenere tutti i dipendenti di Banca Bovio, integrandoli in Sparkasse e aggiornando le loro conoscenze», dice ancora Moroder. Sparkasse investirà sugli interni: «Nello storico palazzo Bovio ci muoveremo con grande rispetto tenuto conto che si tratta di un edificio di valore, sottoposto a vincoli da parte della Soprintendenza. Gli interni fatti di legno, ferro battuto e marmi sono di pregio e vanno salvaguardati. Investiremo parecchio nella filiale di viale Farra recuperando la mobilia e gli arredi della dismessa filiale in largo Castaldi. Farra ha ottime potenzialità trovandosi in una zona di passaggio e densamente abitata. Con il tempo potenzieremo anche le filiali più periferiche. Penso, ad esempio, a Sospirolo, la cui gestione era affidata a un solo dipendente. La nostra politica punta ad avere almeno due persone in tutte le filiali».
Una volta assestata l'organizzazione, Maurizio Moroder promette anche un'inaugurazione come si deve: «Speriamo di organizzare una bella festa che coinvolga tutta la città. Lo avevamo fatto nel 2005 e a maggior ragione contiamo di presentarci al meglio ai feltrini in questa importante occasione di sviluppo della nostra banca. Il Feltrino è strategico per noi visto che il nostro target principale è composto dalla clientela privata e dalle imprese medie e piccole. Vogliamo costruire un legame ancora più forte».
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