A Somor la valanga ancora non si stacca
FALCADE E VOLTAGO. A Somor la valanga non vuole scendere e il sindaco è ormai preoccupato. Ieri mattina, l’ufficio tecnico comunale ha effettuato un sopralluogo che ha evidenziato il movimento. «Un palo metallico della luce che fino all’altro ieri era inclinato, ora è piegato a gomito», precisa il sindaco Michele Costa che aggiunge: «Che la massa nevosa si muova è un dato di fatto, ora l’importante è capire se decide di muoversi o fermarsi: non ho intenzione di attendere tutto l'inverno perché cada. Mi dispiace per i cittadini di Somor, però la condizione di instabilità è evidente non si può fare niente. Se ci fosse qualche tipo di intervento per sistemarla lo avremmo già fatto, tutte le ipotesi passate al vaglio sono impraticabili». L’unica speranza pare essere il tempo: «se come ieri c’è il sole si potrebbe sciogliere la neve e far staccare la massa. È una situazione pesante per i cittadini e per me che ho emesso questa ordinanza». Intanto, anche a Falcade, si continua a spalare da tetti e parcheggi. Continue slavine nelle frazioni di Livinallongo dove lo stesso sindaco Ugo Ruaz spala.
A Voltago invece «Per ora non c'è pericolo imminente». L'Arpav ha svolto un sopralluogo sul versante dell'Agnèr interessato dalla valanga della “Costa de la Madòna” che minaccia l'abitato di Piandison. «Per ora la neve sembra essersi assestata e non si riscontrano movimenti» dice il sindaco Bruno Zanvit «il grado di pericolosità è passato da 5 a 3. La preoccupazione potrebbe tornare nel caso si aggiungesse altra neve. Ad ogni modo la valanga rimane sorvegliata speciale». Per il monitoraggio il sindaco aveva anche valutato l'ipotesi droni. «Si parla molto delle possibilità di impiego» spiega Zanvit «e allora ho valutato un po’ di ipotesi. Li ho chiesti alla Forestale, mi han risposto che non sono disponibili». (g.san.)
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