A Ginevra c’è “Miquadra” il design made in Zoldo

FORNO DI ZOLDO. Miquadra, ovvero il design made in Zoldo in esposizione a Ginevra. Da fine settembre, e fino al 18 novembre, la città elvetica ospiterà una mostra con la quale l’Adi, l’associazione...
Di Ilario Tancon

FORNO DI ZOLDO. Miquadra, ovvero il design made in Zoldo in esposizione a Ginevra. Da fine settembre, e fino al 18 novembre, la città elvetica ospiterà una mostra con la quale l’Adi, l’associazione per il disegno industriale, intende proporre al pubblico internazionale un’immagine aggiornata del design italiano di oggi e anche un metodo di selezione della qualità.

L’esposizione, realizzata da Adi in sinergia con il ministero dello sviluppo economico italiano e con Wipo-Ompi (l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di diffondere e promuovere nel mondo il concetto di proprietà intellettuale nella cultura e nell’industria), presenta 128 prodotti, quelli pubblicati su Adi Design Index 2012 e che si distinguono per originalità e innovazione funzionale e tipologica, per i processi di produzione adottati, per i materiali impiegati, per la sintesi formale raggiunta. Tra questi anche la realizzazione di Miquadra-design, realtà veneta, composta da cinque professionisti, il cui titolare è lo zoldano Andrea Cero.

Miquadra è stata selezionata prima per l’Adi design index 2012 e ora per l’esposizione di Ginevra grazie al lavoro realizzato su un motore elettrico, prodotto di punta di Lafert Motors, azienda di San Donà di Piave. «Chiamati inizialmente solo per un restyling estetico - spiega Cero - abbiamo poi analizzato a fondo l'oggetto, conducendo, come nostra prassi, una fase di ricerca. Siamo arrivati a una nuova forma che è la sintesi delle funzionalità, come maggior sicurezza di utilizzo, minore manutenzione e ingombri ridotti. Lo studio e la modellazione del sistema copriventola/inverter ci ha permesso di aumentare l’efficacia del flusso di raffreddamento permettendo più efficienza e durata del motore. Infine, i segnali visivi di un tastierino integrato, con display Rgb, permettono un chiaro monitoraggio dello stato di funzionamento anche a distanza».

La forma, dunque, che è anche sostanza. «Quando si parla di design, specialmente in Italia, lo si associa all'arredamento, al settore automobilistico, o a quegli ambiti in cui l'impatto estetico risulta predominante. Il termine è anche un po' abusato per descrivere tutti gli oggetti con una forma ricercata o inusuale. Ma design, o meglio design industriale, può essere molto più di una buona estetica: è la sintesi tra forma e funzione, è una metodologia progettuale applicabile in qualsiasi ambito industriale, anche per oggetti o processi ritenuti fino a oggi non meritevoli di un buon design, come in questo caso il motore elettrico riprogettato per Lafert Motors».

Un riconoscimento importante, la presenza di Miquadra a Ginevra. Ma anche la testimonianza che continuare a lavorare in montagna, con successo, si può. «Quando ho dato vita a Miquadra, nel 2008, lavoravo esclusivamente nel mio ufficio di Forno di Zoldo. Successivamente mi si è offerta l'opportunità di uno spazio a Venezia, dove mi sposto regolarmente per lavorare in team con i colleghi, ma il “cuore” dell’attività rimane in Zoldo. Continuo a vivere e lavorare in valle, utilizzando molto internet e le nuove tecnologie. Qualcuno dice che per una professione come la mia è paradossale rimanere qui? Io non lo credo. Penso infatti che se un designer americano può lavorare tranquillamente per un’ azienda coreana, anche un designer che abita in montagna o in un luogo decentrato può lavorare con un azienda di Padova, Milano o estera. Credo che occorra smettere di vedere la montagna come un muro che isola».

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