Belluno, bimbo infetto dall’Escherichia Coli
Ha meno di un anno e ha rischiato la vita per aver ingerito un alimento o un liquido

Un bambino di Belluno di meno di un anno ha rischiato la vita per aver ingerito un alimento o un liquido (ancora non si conosce l’origine) contaminato da un particolare ceppo di Escherichia Coli chiamato Stec, un batterio che provoca una infezione intestinale che spesso diventa pericolosa, con impatto sui reni e sul cervello. Il caso è stato illustrato oggi, giovedì 7 agosto, in conferenza stampa dal direttore generale dell’Ulss 2 Dal Ben, dal primario di pediatria di Belluno Marzini, oltre che dai dirigenti del dipartimento di prevenzione Cinquetti e Marcotrigiano e dal direttore del Siao Comin.
Il piccolo è arrivato in Pediatria all’ospedale di Belluno verso sera, inviato dal pediatra di famiglia. Subito il quadro clinico è apparso atipico e il bambino è stato sottoposto a vari esami. Durante la notte è comparso il sangue nelle urine e quindi il piccolo paziente è stato inviato il giorno dopo alla Nefrologia pediatrica dell’ospedale di Padova. Il bambino è stato dimesso di recente in buone condizioni, senza per fortuna aver subito conseguenze dall’infezione anche se continuerà ad essere monitorato. Da dove può essere arrivato il batterio che lo ha infettato? Dal latte crudo, ad esempio, da formaggi che usano il latte crudo, ma anche da altri alimenti non lavati adeguatamente, oppure da carni non cotte in modo adeguato o non conservate correttamente, dall’acqua (non quella del rubinetto che è controllata).
L’esposizione del caso è servita anche per dare qualche consiglio su cosa i bambini non dovrebbero mangiare nella prima infanzia: uova crude, latte crudo, pesce crudo, insaccati, carni crude o poco cotte. Non c’è solo l’Escherichia coli che può contaminare gli alimenti ma anche la salmonella, ad esempio.
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