«Walter ti lascia lavorare, non è un mister che tarpa le ali»

«Sono dispiaciuto per l'esonero di Ranieri, devo fare molti complimenti a Conte per il lavoro che sta facendo al Chelsea>
Paolo De Toffol con il portiere Heurelho Gomes
Paolo De Toffol con il portiere Heurelho Gomes

WATFORD. Dodicesimo posto, 31 punti, una salvezza da conquistare. Il Watford di Paolo De Toffol è in lotta per restare in Premier League. Una stagione altalenante, ma è curioso sapere quale rapporto abbia "Squino" con mister Walter Mazzarri.

«Un allenatore che ti lascia lavorare, ed è importante. Certi tecnici ti tarpano le ali diventa un problema, con lui non succede. Parlando di obiettivi, siamo in linea con quello che volevamo fare. Peccato per il recente infortunio occorso a Zarate».

Ad inizio stagione c'è stata anche la grande vittoria contro lo United di Mourinho.

«Era un'altra squadra però, li abbiamo ritrovati di recente e ce le hanno rese».

Il titolo probabilmente lo vincerà un italiano: Antonio Conte.

«Ho in mente la partita contro l'Arsenal del Chelsea, nel girone d'andata. Ero a vederla all'Emirates ed hanno perso 3-0, giocando malissimo, tanto che si parlava di esonero per lui. Da quel giorno ha rivoluzionato il tema tattico, ed ora è meritatamente primo. Un applauso a lui e al suo staff».

E l'esonero di Ranieri come lo hai preso?

«Bisogna conoscere bene le dinamiche interne del Leicester. Da fuori mi dispiace da morire. È una persona strepitosa dal punto di vista morale e la scorsa stagione ha scritto la storia del calcio inglese. Sono rimasto deluso, ma il calcio è spietato».

E Paolo De Toffol ha discendenti pronti a entrare nel mondo del calcio?

«Dalla mia parte ho solo una figlia femmina. Ho un nipote, da parte di mio fratello, che gioca al Montebelluna nei Giovanissimi 2002. Ne parlano bene, ma per lui il calcio deve essere solo un divertimento. E comunque non gioca in porta...». (dapo)

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi