Supercoppa di volley a Trieste: le chiavi del match tra Imoco e Milano
Conegliano vuole consolidare la propria dinastia contro una sfidante che punta a sfruttare l’effetto novità: le incertezze sono legate soprattutto alla condizione atletica

Il volley femminile italiano riparte da Nord Est dove sabato (inizio alle 17.30) al PalaTrieste si assegna il primo trofeo della stagione, quella Supercoppa italiana che la Prosecco Doc Conegliano vince ininterrottamente da sette stagioni, e che nelle ultime due l’ha vista primeggiare contro la Numia Vero Volley Milano, nuovamente avversario.
Conegliano vuole consolidare la propria dinastia contro una sfidante che punta a sfruttare l’effetto novità, forte anche di numerose ex.
Stefano Lavarini, forse inconsciamente, cita Nick Hornby in Febbre a 90 quando dice: «Il bello è che in ogni stagione si inizia sempre da zero», e quindi l’intento è chiaro, resettare e ripartire: «Abbiamo tante novità e nuove ambizioni. Di certo giocare per qualcosa di importante, potendo alzare un trofeo a fine gara, accelera quella ricerca della migliore condizione che inevitabilmente è la premessa alle partite che si giocano in questo periodo».
Ed a proposito di novità ci sarà quella di Paola Egonu per la prima volta capitana in una finale: «Si tratta di un passaggio di crescita personale – ha spiegato l’opposta azzurra –, sto vedendo la squadra da un punto di vista diverso, ma credo fortemente in un gruppo pronto a disputare una partita aperta contro una avversaria collaudata contro la quale dovremo soprattutto giocare serenamente secondo le nostre capacità».
Il volley ormai non conosce stagioni e dopo l’ennesima estate in ossequio allo scandaloso calendario imposto dall’Fivb per cui i club cedono le giocatrici per ben 5 mesi alle nazionali, in questa fase le incertezze sono legate soprattutto alla condizione atletica.
Conegliano da questo punto di vista ha una Asia Wolosz in più: «Ho riposato quest’estate e sono tornata motivatissima in palestra» ha detto la polacca, che sfida proprio Lavarini, ct della sua nazionale, che in Thailandia l’avrebbe voluta eccome, inseguendo il 30esimo trofeo in assoluto, primo di una stagione in cui il grande obiettivo è un doppio Grande Slam consecutivo che non avrebbe eguali nel mondo dello sport.
«Il problema maggiore è far coincidere la condizione di chi ha giocato quest’estate con le altre – ha spiegato il coach coneglianese Davide Santarelli –. Ripartiamo dalle nostre certezze per consolidare il percorso. In questa fase stiamo provando a trasmettere il dna Imoco, sarebbe bellissimo partire col piede giusto».
La piazza
Fin dalla mattina di venerdì le fan zone in piazza Unità d’Italia sono state prese d’assalto dai tifosi. «Siamo una città multietnica, multiculturale e multisportiva» ha spiegato in sede di presentazione il sindaco Roberto Dipiazza, che ha poi voluto rimarcare ancora una volta la grande estate azzurra della pallavolo, per la gioia di Egonu a cui ha detto «sei qualcosa di straordinario» e un po’ meno di Santarelli, che l’ha vissuta da tecnico della Turchia e non ha mancato di dire che ok, siamo tutti italiani, ma lui sportivamente preferiva un sano ed egoistico trionfo personale.
L’assessore Elisa Lodi ha sottolineato il tutto esaurito che farà da cornice oggi alla sfida: «Con tante bambine presenti, innamorate di queste campionesse». Segni chiari di uno sport in grande crescita, in cui anche gli sponsor, tra cui Fineco che dà il nome alla manifestazione, fanno a gara per legare i loro brand agli eventi, prenotandosi per sottoscrivere partnership durature.
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