Solo uniti si va avanti: il volley bellunese guarda all’ipotesi fusione
Belluno, Spes e Sedico a un passo dall’accordo.
Cucco (di HL): «Così tratterremmo i nostri talenti»

Sottotraccia il dialogo è proseguito. Attori protagonisti del colloquio tre società di volley femminile provinciali, ossia Pallavolo Belluno, Giesse Sedico e Spes Belluno. Non è ancora dato sapere se il traguardo finale sarà la creazione di una squadra principale da schierare in serie C – con il titolo del Sedico – oppure se la collaborazione avrà contorni diversi ed eventualmente di quale natura. In ogni caso la stretta di mano allo stato delle cose sembra ancora più vicina di qualche settimana fa, quando era stata ammessa l’esistenza di un confronto in tal senso. Di sicuro, accanto al progetto e nelle vesti di grande sostenitrice dello stesso, vi è l’azienda HL Immobiliare, quest’anno main sponsor della Pallavolo Belluno e rappresentata da Sandro Cucco.
IMPEGNO E FORZA DI VOLONTÀ
«Se sul campo nel nostro caso non è andata bene con la retrocessione in D», spiega l’imprenditore bellunese, «dall’altra rimaniamo convinti che la strada intrapresa sia quella corretta. Unire le forze è fondamentale al giorno d’oggi, soprattutto in un territorio come il nostro. Lo fanno già in vari ambiti della vita quotidiana, perché non seguire tale esempio nello sport dove le giovani generazioni possono crescere e acquisire valori significativi?». Dunque le basi sono buone affinché davvero non venga disperso il patrimonio di competenze in una disciplina come il volley da sempre legatissima alla provincia. «Bè, ci siamo innamorati tutti ai tempi della serie A. A livello personale soprattutto ho guadagnato tanta passione allora e l’ho condivisa da subito nell’azienda che ora rappresento. Sostenere lo sport e le generazioni future rappresenta la nostra mission. Ancor di più ora non tradiremo l’impegno».
RISERBO, MA…
Ecco, ancora non è dato sapere se e quante squadre ci saranno, dove giocheranno e così via. Senza dubbio la traumatica esperienza delle tante retrocessioni dell’ultima stagione è stata il definitivo segnale che occorresse intervenire in qualche modo. «Stanno parlando dirigenti e persone capaci di cogliere l’importanza di lavorare in un’unica direzione. Esistono molti ragionamenti da fare, ma fondamentale è cercare di dare un futuro alla nostra gioventù. Puntando ad esempio a non veder andare via i migliori talenti. Se poi questo sfocerà in una squadra unica o in altri traguardi, non sono la persona più indicata per dirlo. Ma certo come prima non era più sensato proseguire, ce ne siamo accorti. Da qui a qualche settimana definiremo i contorni del progetto, ricordando come nessuno sia escluso a priori. Anzi, c’è chi si è avvicinato di recente. Noi come azienda garantiamo il nostro massimo appoggio». L’impressione allora è quella di entrare in un’estate rivoluzionaria per lo sport bellunese, così da tornare a competere ad alti livelli pure nella pallavolo femminile.
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