Sgrò: «Situazioni già viste» Curto: «Non sono professionisti»

FELTRE. «Sono situazioni già viste». Enrico Sgrò ha passato vent'anni fra i pali della Feltrese prima di andare a fare il preparatore dei portieri dai cugini, al Ripa Fenadora, e non si è lasciato in...
Partita in casa tra la Feltrese e il Dolo.
Partita in casa tra la Feltrese e il Dolo.

FELTRE. «Sono situazioni già viste». Enrico Sgrò ha passato vent'anni fra i pali della Feltrese prima di andare a fare il preparatore dei portieri dai cugini, al Ripa Fenadora, e non si è lasciato in buoni rapporti con i granata.

«Non entro nel merito di questa stagione, posso solo dire che erano alcuni anni che alcuni giocatori avevano degli arretrati nei rimborsi spese, me compreso», afferma. «Tra l'altro, io aspetto ancora una telefonata dopo due anni per chiedere come sto con la schiena. Quando si promettono delle cose bisogna mantenerle, anche perché quando si firma il tesseramento non è che i giocatori puntino una pistola contro i dirigenti».

Quanto alla lettera, il riferimento chiaro sembra essere a Gianvittore Maccagnan. «Mi pare di sì», dice l'ex Feltrese, «anche perché è sempre lui che prende le decisioni più importanti, con gli altri che sono sotto di lui. Devo dire che Gianvittore è stato bravissimo nel gestire le questioni impianti, ma bisogna avere la stessa bravura anche nel mantenere gli impegni con i giocatori».

Sgrò pensa anche al mercato di dicembre: «Faccio una riflessione. Se davvero ci sono questi problemi economici, era davvero il caso di andare così pesantemente sul mercato con Brustolon, Malacarne, Spinelli e Tavernaro?».

Colpo al cuore. Da ex presidente e grande tifoso, Alberto Curto non si sottrae a qualche considerazione a cuore aperto (e ferito): «Dispiace, è brutto, da tifoso peggio che peggio», il primo commento. «Questa cosa intristisce, perché a mio avviso i panni sporchi nel calcio si devono lavare in casa. Non conosco i motivi per i quali la squadra ha fatto il comunicato, evidentemente c'è il deteriorarsi dei rapporti con qualche dirigente. La prima cosa che viene in mente è che ci siano problemi con i rimborsi spese. È triste dirlo, ma molto probabilmente è questo che ha creato la frattura. Spero di sbagliarmi», prosegue Curto. «Posso capire certe reazioni dai giocatori professionisti, nei dilettanti un po' meno. Sarà dovuto a uno stato di esasperazione perché non ci sono stati colloqui, ma c'è un presidente con il quale è meglio confrontarsi per primo. Alberto Brambilla sta dando il cuore e l'anima per la società e sarà rimasto più triste di me. Non è un bel momento per la Feltrese, la cosa è un po' degenerata», aggiunge. «È difficile che non ci siano ripercussioni, stiamo attraversando anche un periodo non eccelso in campionato e vicino abbiamo pure una squadra che sta andando benissimo (l'Union). Bisogna tenere duro, passerà anche questo momento». (sco)

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