Seppi e Fognini speranze azzurre

Djokovic, Nadal, Federer e Murray: un poker d’assi nobilita un tabellone di prima grandezza

Arduo fare previsioni su come si comporterà l’Italtennis maschile nel quasi-slam di casa nostra. Andreas Seppi e Fabio Fognini, gli azzurri che entrano di diritto nel tabellone degli Internazionali Bnl d’Italia, nelle ultime settimane hanno avuto alti e bassi difficili da interpretare. Al primo turno del Masters 1000 di Madrid, che finirà domenica, il nostro numero 1 (20 Atp) è stato travolto dalla sorpresa della stagione, il redivivo trentacinquenne Tommy Haas (13), mentre il ligure (25) è stato a un passo dalla vittoria con il russo Mikhail Youzhny (31). Il tedesco-naturalizzato americano ha strapazzato Andreas per 6-1 6-2, mentre Fabio ha sprecato tre match point ed è stato tradito da due sfigatissimi tie break: eloquente il 6-7 6-2 6-7 finale.

Al Masters monegasco di metà aprile un sorteggio malevolo aveva messo i nostri due alfieri l’uno contro l’altro nella partita d’esordio. Battaglia vera e successo per 3-6 6-4 6-4 di Fognini, protagonista poi di una cavalcata con vittorie su Albert Ramos (6-3 7-5), Tomas Berdych (6-4 6-2) e Richard Gasquet (7-5 6-2). A dargli lo stop era stato Novak Djokovic in semifinale, peraltro con un perentorio 6-1 6-2. Se, dei due, è Fognini il più in forma, al Foro Italico chi si esalta è Seppi, l’anno scorso fermato solo ai quarti (6-1 6-2) da Roger Federer in una memorabile partita .

Gli altri quattro italiani del main draw godono di meritate wild card per antiche glorie e recenti exploit. Filippo Volandri, Atp 117, nel 2003 mise sotto Federer per 6-2 6-4; Potito Storace, oggi 305 Atp, è stato per anni il più costante giocatore italiano, soprattutto in Davis; Paolo Lorenzi è arrivato tardi alla ribalta dei Top 100 ma adesso difende con i denti la sua graduatoria (62); Simone Bolelli, infortunato, ha lasciato il posto a Matteo Viola, 25 anni, veneziano numero 130 al mondo. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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