Scommesse, il Viareggio difende Malacarne
Il club ieri in conferenza stampa: «Paoloni s'è inventato tutto»

Simone Malacarne
VIAREGGIO.
Né indagato né intercettato. Solo nominato il difensore lamonese Simone Malacarne, in una telefonata tra Massimo Erodiani e Gianfranco Parlato, due degli arrestati nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Cremona sul calcio scommesse, a proposito delle partite Benevento - Viareggio e Cremonese - Viareggio di Lega Pro uno. Il ventiduenne difensore passato anche per il settore giovanile del Milan ha giocato a Cremona con l'attuale portiere beneventano Marco Paoloni, a sua volta agli arresti. La squadra versiliana è in ritiro a preparare i play out contro il Cosenza, mentre la società ha organizzato ieri mattina una conferenza stampa, nella quale il presidente Stefano Dinelli, il direttore sportivo Andrea Gazzoli, il responsabile organizzativo Beppe Vannucchi e l'avvocato Giampaolo Giannecchini hanno detto che «il portiere Paoloni si è inventato tutto e sono convinti della completa estranietà dei tesserati bianconeri alla vicenda. La società è pronta a costituirsi parte civile in un futuro processo, nel frattempo non ha preso alcun provvedimento nei confronti dei giocatori. Malacarne e gli altri ragazzi rimangono in ritiro».
La partita incriminata.
Benevento - Viareggio del 13 febbraio è uno dei diciotto incontri sotto esame della Procura. Finì 2-2 e questo risultato consentì agli scommettitori, che avevano scelto l'«over» (più di tre reti) di incassare due volte e mezzo la posta giocata.
Le telefonate.
Per Benevento - Viareggio, Erodiani e Parlato non tirano in ballo Malacarne, mentre il nome del difensore viene fuori per Cremonese - Viareggio. Massimo Erodiani dice: «Marco giù (Paoloni, ndr)... e dato che s'è fatto i conti perché comunque loro lo fanno a vincere, quindi fa pure bella figura nei confronti dei compagni, no? Ieri ha avuto... ha parlato 40 minuti con Malacarne... che ti conosce benissimo... e gli ha detto di quello che noi stavamo preparando...». (g.s.)
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