«Quattrocento volontari, la squadra è rodata»

Soddisfatto Panighel. «Superati i problemi per il meteo. Il tracciato dei Mondiali 2018 è pronto»
AURONZO. «Siamo sicuri di aver gettato il cuore oltre l’ostacolo. Solo per questo motivo siamo particolarmente soddisfatti di come sono andate le cose».


Il presidente di Pedali di Marca Massimo Panighel ripete la frase come un mantra mentre i partecipanti alla terza edizione della 3 Epic continuano a sfilare uno dietro l’altro sul ponte di Transacqua.


«Meno di un mese fa il maltempo aveva cancellato due tratti fondamentali del percorso mettendo a serio rischio lo svolgimento della manifestazione. In meno di un mese è stato fatto un lavoro straordinario da parte di tutti e se oggi la 3 Epic si è corsa regolarmente, peraltro con un successo di partecipanti ed una qualità tecnica molto elevata, il merito è di tutti».


Neanche il tempo di archiviare la terza edizione della 3 Epic che lo sguardo degli organizzatori è già proiettato al 2018 quando, nei giorni 13, 14 e 15 settembre, Auronzo sarà sede del mondiale di mountain bike nella specialità Marathon.


«Il tracciato mondiale sarà realizzato sullo scheletro dell’attuale 3 Epic», prosegue Panighel che aggiunge, «nei prossimi giorni incontreremo le istituzioni per capire come e dove intervenire. Come prima cosa bisognerà capire se vallon Lavaredo e val d’Onge potranno tornare ad essere due tratti caratteristici del percorso o meno. La 3 Epic di quest’anno poi ci è servita per carpire commenti ed indicazioni provenienti direttamente dagli atleti partecipanti. Terremo in grossa considerazione i pareri di chi quel tracciato lo deve percorrere in sella ad una bici».


Anello di congiunzione tra le 3 Epic di ieri ed oggi ed il mondiale Marathon del prossimo anno sono i tanti volontari impiegati lungo il tracciato.


«Quest’anno erano oltre quattrocento», sottolinea il presidente del comitato organizzatore, «sono tutte persone che tengono particolarmente a cuore le vicende del territorio visto che hanno svolto un lavoro egregio. Sarà da loro che ripartiremo nella fase di avvicinamento al mondiale del prossimo anno. Posso aggiungere che da questo punto di vista la squadra è già rodata e perfettamente operativa percui possiamo dormire sonni tranquilli».


Nel frattempo le insidie di un tracciato molto tecnico sono emerse prepotenti con l’arrivo della pioggia che fortunatamente ha risparmiato i partecipanti per gran parte della giornata. Diversi gli interventi dei sanitari segnalati lungo il percorso. Ad attendere i bikers al traguardo mischiato tra gli spettatori c’era anche Aurosauro, il dinosauro di Auronzo: sarà lui la mascotte ufficiale del mondiale 2018.
(dierre)


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