L’Union riparte con ambizione unita ad umiltà

La C sfiorata ad aprile non deve far perdere di vista la realtà Il presidente Giusti: «Prima salviamoci, poi vediamo il resto»



Sandro Andreolla va in campo, sistema le ultime cose. Intanto i giocatori, uno alla volta, passano a recuperare maglie e materiale d’ordinanza. Mani strette e conoscenza reciproca. D’altronde i nuovi volti sono tanti ed è importante fare amicizia da subito. Poi ecco chi si conosce già. Da capitan Salvadori a Gjoshi, passando per i vari Trevisan, Corasaniti, Arvia e i molti giovani. Cresciuti tutti nel vivaio ed ora pronti a dimostrare il proprio valore con i grandi. Il primo giorno di lavoro è sempre carico di speranze e buoni auspici, in attesa di un riscontro dal campo. La nuova Union Feltre da ieri pomeriggio ha chiuso la modalità ferie. Si fa sul serio, occorre sudare ed impegnarsi. L’ultimo è stato il campionato dei record infranti, del sogno serie C svanito solo a due passi dal traguardo e di settimane vissute strabuzzando gli occhi quando si leggeva la classifica. «Altra storia», fa presente il presidentissimo Nicola Giusti. Ecco, una parte di Union è sempre la stessa. Dal numero uno al suo vice Graziano D’Incà, da Mauro De Menech a Fabrizio Monticello, passando per Edy Dalla Gasperina e Daniele Conz. Pure Gianpietro Torresin veste il ruolo dirigenziale, dopo i vari campionati passati curando muscoli e rimettendo in sesto i giocatori. Insomma sguardo volto al futuro ma con radice ben ancorate al passato. Di una squadra che, bene e doveroso ricordarlo, dieci anni fa vedeva la D quasi come qualcosa di utopistico.

AMBIZIONI. L’Union Feltre 2019-2020 parte invece sapendo di dover tener fede ad aspettative ed ambizioni.

«Salviamoci, poi vedremo». Sempre Giusti a parlare, sempre la squadra a recepire. Togliersi subito dai pericoli è il diktat e ci sta. Il terzo posto dello scorso campionato, comunque, l’asticella l’ha alzata. Inevitabile e forse va meglio così nell’ottica di crescita dell’ambiente. Non si comincia la stagione per vincere il campionato, ci mancherebbe. Ma insomma, magari riprovare a prendere quei playoff… Tempo al tempo predicano tutti. «La squadra è nuova, non pensiamo più a ciò che è stato», rimarca Andreolla. Carico come una molla, motivato ancor di più dal tenere l’Union in alto per più stagioni di fila. D’altronde la storia del Ripa Fenadora parla chiaro: niente vivacchiare, si punta sempre al massimo. Quale sia questo massimo, verrà capito solo col passare del tempo. Intanto lavoro, lavoro e lavoro. Tocca fare così, se vuoi sorridere la domenica.

CONVOCATI. Nel folto gruppo che svolgerà la preparazione, manca al momento solo l’attaccante Veratti. Il centravanti è atteso a Feltre martedì. Out il giovane portiere Dall’Agnol, infortunatosi e ora in fase di recupero.

Portieri: Alberto Corasaniti (1999), Pietro Dall’Agnol (2002), Daniel Primolan (2001), Gabriele Speranza (2000).

Difensori: Andrea Argenton (2001), Alex Nicolae Bran (2000 – Reggio Audace), Lorenzo Costa (2000 – Castiadas), Halil Gjoshi (1995), Leonardo Nonni (1993– Jesina), Piero Paludetto (2000), Matteo Raveane (2000), Michael Salvadori (1994), Federico Trevisan (2000).

Centrocampisti: Giuseppe Arvia (1988), Marco Bordin (2001), Francesco De Carli (2001), Mike Miniati (1992 – Belluno), Guido Parasecoli (1998 – Arzignano), Daniele Proia (1993 – Monterosi), Francesco Vettorel (2001).

Attaccanti: Sebastiano Aperi (1992 – Sandonà), Simone Caser (2002), Filippo De Paoli (2002), Davide Tonani (1992 – M. City), Luca Veratti (1993 – Sangimignano).

Staff tecnico: Sandro Andreolla (allenatore), Vanni Berlese (allenatore in seconda – preparatore portieri), Graziano Santomaso (preparatore atletico), Monica D’Alfonso (massaggiatrice). —



Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi