Lorenzo Cagnati, due bronzi ai Mondiali U23 di skyrunning

Grande prestazione del ragazzo di Canale a Fonte Cerreto sul Gran Sasso «Corro da poco e mi sto scoprendo, fino a 18 anni giocavo ad hockey»

Canale d'Agordo

C'è un ragazzo che corre forte in Valle del Biois. Si chiama Lorenzo Cagnati, classe 1997, di Fregona di Canale d'Agordo.

Ha iniziato a correre da poco e in questo 2018 sta facendo cose egregie, imponendosi all'attenzione non solo locale. L'ultima (doppia) soddisfazione in ordine di tempo è quella ottenute sulle montagne d'Abruzzo lo scorso fine settimana: due bronzi, oltre a un quarto posto, alla terza edizione dei Campionati mondiali di skyrunning Under 23, andati in scena a Fonte Cerreto, sul Gran Sasso (L'Aquila).

Cagnati ha conquistato la medaglia di bronzo nella sky race di domenica e un'altra medaglia di bronzo nella combinata, la classifica che teneva conto di sky race e vertical, competizione, quest'ultima, nella quale Lorenzo è arrivato quarto.

«Ho iniziato con una mezza delusione, il quarto posto nel vertical, a una quarantina di secondi dal terzo, ma poi ho conquistato due medaglie che rappresentano una bella soddisfazione», spiega Cagnati. «La stagione sta andando più che bene e l'esperienza ai mondiali in Abruzzo è stata davvero positiva».

Gli appassionati bellunesi hanno cominciato a conoscere Cagnati in questo 2018: Lorenzo ha vinto, tra le altre, la prova sui 23 chilometri della Dolomiti Extreme Trail, la 4 pas in doi (insieme al compaesano Luca Cagnati), il Vertical Fertazza.

Ma il ragazzo di Canale ha pure conquistato il quinto posto nel campionato italiano di staffetta di corsa in montagna, ad Arco di Trento lo scorso maggio, insieme ai compagni di squadra del team veneziano Tornado Simone Gobbo e Nicolò Petrin.

«Sulle salite corribili vado bene, su quelle da bastoni un po' meno. Non so ancora che tipo di atleta sono, mi sto scoprendo giorno per giorno», dice ancora Lorenzo. «È da poco che corro. Fino a 18 anni ho giocato a hockey con l'Alleghe, poi, una volta all'università (Cagnati studia alla facoltà di Agraria, a Firenze, ndr) ho cominciato a correre. Ho iniziato lo scorso anno ma è da questo 2018 che ho iniziato ad allenarmi con metodo e a gareggiare con continuità. Devo ringraziare il mio allenatore, Vittorio Garaventa, ma anche Luca Cagnati, per i suoi utilissimi consigli, e Mario De Biasio, con il quale lo scorso anno ho fatto la mia prima gara. Ho sempre amato la montagna e il camminare tra i boschi, la corsa mi ha permesso di vivere questi due ambienti in maniera ancora più intensa. Il mio luogo di allenamento preferito? Senz'altro i sentieri sopra casa mia, sulle Cime d'Auta».

«Per quanto riguarda il futuro», conclude l'atleta agordino, «nell'immediato mi piacerebbe essere protagonista alla Transpelmo, il 1 settembre. Il prossimo anno vorrei essere al via della Transcivetta e poi fare bene alle gare del campionato italiano di corsa in montagna». —



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