L’Italia per due giorni a Cortina Intanto scoppia il caso oriundi

CORTINA. Una notizia positiva ed un “caso” che potrebbe scoppiare.
La notizia è che Cortina riabbraccia la nazionale italiana, che sarà impegnata venerdì 19 e sabato 20 dicembre a Milano in due test amichevoli contro la Polonia.
Si giocherà all'Agorà, ma vista l'indisponibilità del ghiaccio meneghino nei giorni precedenti le due gare (pare che gli azzurri avrebbero dovuto allenarsi a orari quasi impossibili), Ivano Zanatta e Stefan Mair, responsabili tecnici del Blue Team, di comune accordo con la Fisg, hanno deciso di fissare il raduno a Cortina.
Lo Stadio Olimpico per due giorni aprirà le sue porte alla nazionale. Il primo allenamento è previsto per la serata di mercoledì 17, il giorno seguente, giovedì 18, nuova sessione di allenamento per gli azzurri.
Le convocazioni saranno rese note nella giornata di oggi: mancheranno i giocatori del Bolzano, impegnati nel torneo Ebel, e da quello che trapela saranno 3, massimo 4, i giocatori oriundi.
E qui inizia il caso. Da voci di corridoio, parrebbe infatti che via sia una sorta di accordo comune per non prendere parte al raduno.
I motivi? Sconosciuti, forse riconducibili al fatto che per i raduni federali, non sono previsti gettoni giornalieri per i giocatori convocati (scelta adottata da questa stagione dalla Fisg).
«Non sono al corrente di questa cosa – spiega il responsabile hockey della Federazione Tommaso Teofoli – ma se qualche oriundo, che ricordo da quest'anno possiede un transfer card illimitato e dunque è parificato ad un giocatore di scuola italiana, decide di stare a casa, faccia pure. In questo caso scatta il deferimento. Quello che posso dire con certezza, comunque, è che noi vogliamo solo gente motivata e con passione». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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