L’incanto del Foro Italico

Non solo partite, il villaggio offre tante altre opportunità. Domani il sorteggio
Di Maurilio Rigo

La settimana del grande tennis è uno degli appuntamenti più attesi e meglio frequentati a Roma. Esserne protagonisti, anche solo per un giorno e una notte, merita il viaggio fino alla capitale. Che quest’anno costa anche meno grazie alla convenzione con Trenitalia che fino al 19 maggio taglia prezzi delle varie Frecce per chi possiede un biglietto per i match.

Una volta arrivati, preparatevi: il colpo d'occhio offerto dal Foro Italico sarà una sorpresa perfino per gli habitué degli Internazionali Bnl d’Italia. Siamo infatti ai ritocchi finali del piano di recupero che ha restituito ai romani e a chi ama tennis una fra le aree architettoniche novecentesche di maggior pregio della città, direttamente collegata al quartiere Flaminio dal nuovo Ponte della Musica lasciato all’uso esclusivo di pedoni e ciclisti: di fatto, Foro Italico e Auditorium della Musica, sull’altra sponda del Tevere, sono in diretta continuità. Da qualsiasi ingresso si acceda all’area del Masters 1000 italiano (da piazza Lauro de Bosis, da viale dei Gladiatori o da viale delle Olimpiadi), colpisce il rigore filologico con cui viene riproposto il tema del Tricolore – il bianco dei marmi, il rosso dei campi da tennis e delle rose, il verde dei prati e delle piante messe a dimora – com’era nell’ispirazione patriottica, oltre ottant’anni fa, dell’architetto Enrico Del Debbio. Il 2013 porta poi in dote la riqualificazione dell’ex aula bunker, teatro dei processi di mafia e terrorismo degli anni Ottanta e Novanta ma in precedenza luogo importante dello sport romano, per la scherma e il basket. Niente più avvocati e imputati lì dentro, la Casa delle armi (questo il nome originario dell’edificio realizzato negli anni Trenta su disegno dall’architetto Luigi Moretti) è adesso una lounge extralarge dove sono collocate le sagome dei tennisti dell’artista Ottorino Mancioli. In futuro, forse, diventerà il museo dello sport.

Il quadrato antistante è la piazza principale del torneo, sulla quale s'affacciano gli stand degli sponsor e dove si animerà la movida notturna con spettacoli, concerti e cene per gli ospiti degli sponsor e i personaggi dello star system.

Sul viale dei Gladiatori è stata completata l’imponente opera di pulizia del versante di Monte Mario che, oltre a restituire alla vista una Venere marmorea dimenticata per decenni, ha permesso di dare nuova collocazione ai servizi per i giocatori. Così il pubblico può vedere da vicino i campioni della racchetta ben prima che entrino nello stadio centrale o nel Pietrangeli.

Per gli spettatori già a Roma, queste sono le giornate dedicate ai tornei di qualificazioni. Domani mattina l’appuntamento da non mancare è alle 12, con i sorteggi per gli abbinamenti dei main draw, i tabelloni dei tornei, che si svolgerà al Maxxi, museo nazionale delle arti del XXI secolo, in via Guido Reni, a due passi dall’auditorium, alla presenza di molti campioni. Altra tappa cultural-tennistica da non perdere è la mostra Attimi di tennis, del fotografo Giorgio Maiozzi, che fino al 9 giugno sarà ospitata da Eataly (Air Terminal Ostiense, piazzale XII Ottobre 1492).

Sport al massimo livello, campioni da assediare per gli autografi, grande arte, tanta musica, ottimo cibo. Ha torto chi non ci sarà.

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