Liguori: «A rugby non si può barare»

BRESCIA. «A rugby non si può barare, perciò una squadra che si dimostra nell’arco dei 160’ più fisica e nel complesso più forte è destinata a vincere»: questo il primo commento a caldo dell’allenatore Luigi Liguori, che con molta sportività esordisce complimentandosi con il Cus Brescia per la promozione in Serie B. Effettivamente ieri la differenza di fisicità tra le due formazioni è stata evidente, e un plauso va fatto ai bresciani, bravi ad aver sfruttato nel miglior modo possibile il loro maggior punto di forza. Il tecnico comunque continua la sua disamina elogiando i propri ragazzi: “Sono molto contento di questa stagione nonostante l’epilogo infelice, abbiamo un gruppo veramente giovane che nell’arco di tutto il campionato ha dimostrato di avere i mezzi e le potenzialità per riconfermarsi e, perché no, migliorarsi. Oggi per esempio ha giocato titolare terzo centro Brancher, un ragazzo di appena 17 anni, e nel corso della stagione ho avuto l’occasione di far esordire parecchi altri giovani provenienti dalle squadre giovanili, non solo per necessità ma anche e soprattutto per scelta mia e della società”. Una stagione tutto sommato più che positiva quindi, alla quale è mancata soltanto la ciliegina finale, ovvero la promozione nella serie cadetta: “Sicuramente ci riproveremo l’anno prossimo, abbiamo un bel gruppo di giovani che nella prossima stagione avrà sulle spalle un anno di esperienza in più”. Liguori si dimostra sereno anche dopo una sconfitta che, sebbene sul piano dei punti sembri abbastanza pesante, sul piano del gioco espresso in campo non è del tutto veritiera.
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