L’Albaluna sogna il colpaccio ad Arcole

di Eros De Barba
FELTRE
Coda-testa. Doveva tornare a vincere e l'ha fatto, seppur con qualche patema; ed ora la prova del nove. L'Albaluna ha riscattato la sconfitta di Ospedaletto Euganeo battendo 3-1 il fanalino Brema Gemini. Gara di difficile interpretazione, perché se le veronesi si erano aggiudcate il primo set mettendo a nudo le pecche feltrine, rischiando di portarle al tie break ma sciupando un vantaggio di 8-16 nel quarto set, proprio questa rimonta ha dimostrato come le ragazze di Damiano Ortolan, in un mix di gioventù ed esperienza, non mollino proprio mai. Qualità che servirà per forza nel prossimo turno: Gava e compagne andranno ad Arcole, nella tana della capolista Maxa Est Volley Club, che, finora, l'unico punto l'ha lasciato per strada proprio nell'ultima giornata, espugnando "solo" al tie break un parquet tosto come quello della Carinatese, condomina dell’Albaluna in terza posizione a quota 13, a -4 dalle veronesi e a -3 dal Mestrino, secondo. In sei giornate, il Maxa ha totalizzato 17 punti, con 18 set vinti e solo tre persi. E’ il match clou della serata, ma c'è chi la prende più serenamente.
«Non la vivo come una supersfida», frena Damiano Ortolan, «Per me sarà una gara contro un squadra fortissima, con tante giocatrici provenienti dalla B1, costruita per salire di categoria. Mi aspetto una formazione molto agguerrita, anche se il 2-3 con la Carinatese mi ha un po' sorpreso, perché pensavo che il Maxa vincesse senza perdere punti per strada. La cosa positiva è che andremo ad Arcole senza alcuna pressione di dover fare punti, e di solito in situazioni come questa la squadra sfavorita gioca molto vicina al massimo delle proprie possibilità. Quindi mi aspetto un match in cui potrà succedere di tutto, aperto ad ogni risultato. L'unica cosa certa è che noi giocheremo un'ottima partita».
Tornando, invece, all'ultimo turno, Ortolan è morigerato: «A dispetto dei titoloni che ho letto sui giornali lunedì, è stata forse la nostra peggior partita. In un certo senso me l'aspettavo: quando giochi contro le ultime in classifica pensi che ti basti dare il 20% per vincere. Il primo set e parte del quarto hanno dimostrato il contrario; abbiamo perso il primo, e nel quarto abbiamo ripreso a spingere quando eravamo a -8, sfruttando anche gli errori delle scaligere. Insomma, non è certo stata una vittoria clamorosa. Chiaro che quando vinci giocando male è sempre un buon segno dal punto di vista del carattere, nel senso che è l'episodio, è una questione psicologica e non fisica. Per questo sono comunque tranquillo».
Dopo Arcole, a Feltre arriverà il Sandrigo, altra squadra che, finora, ha raccolto poco.
«Vero che il calendario ci aiuta, perché dopo Galante e Maxa ci sono rispettivamente Brema Gemini e Sandrigo; ma anche gli altri riultati dell'ultima giornata hanno dimostrato che squadre scarse non ce ne sono, che se giochi al di sotto delle tue possibilità puoi perdere con chiunque».
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