La Tegola Canadese lascia l’Alleghe

Hockey. Si scioglie un abbinamento iniziato con la vittoria dell’Alpenliga nel 1992. Rossi: «La situazione è difficile»
Di Attilio De Col

ALLEGHE. La Tegola Canadese non sarà più lo sponsor dell’Hockey Club Alleghe. Lo storico abbinamento che durava dal 1992 si è infatti sciolto ieri pomeriggio, con uno scarno comunicato della società agordina.

Un abbinamento che era iniziato nel migliore dei modi, con quella vittoria dell’Alpenliga che a tutt’ora risulta essere l’unico trofeo nella bacheca della società in riva al lago.

Il presidente Renato Rossi è in Canada, ma commenta in modo realistico una perdita che rischia di mandare in crisi l’Alleghe.

«Ci sono poche parole da dire - commenta - la situazione economica è molto difficile e per una ditta è dura dare un grosso aiuto ad una squadra sportiva. Dispiace ovviamente a noi, così come dispiace anche alla Tegola Canadese, che per anni è stata al nostro fianco. Ringrazio anche a nome del club il presidente della ditta Luciano Mazzer ed il figlio Alessandro. Mentre per quanto ci riguarda l’Alleghe Hockey lavoreremo fin da subito per trovare un altro sponsor principale».

Se per i tifosi la notizia è arrivata inattesa, per la società non si è certo trattato di un fulmine a ciel sereno.

«Sapevamo che dobbiamo rimboccarci le maniche - prosegue Rossi - anche se trovare uno sponsor di questi tempi è molto difficile. Sicuramente il fatto che le società di serie A vogliano accordarsi per una riduzione di costi è un’ipotesi saggia».

Nessuna novità sul fronte mercato. «Con Tom Pokel ci sentiremo dopo il mondiale di Budapest e per il resto degli stranieri aspettiamo la riunione in Lega che dovrà decidere le regole del prossimo torneo».

Capitan Manuel De Toni ha appreso dal Corriere la notizia.

«È chiaro che mi dispiace - dice - anche se non entro in dinamiche societarie che non conosco. La famiglia Mazzer era sempre presente allo stadio, ma la crisi non sta risparminando nessuno e diventa dura appoggiare una squadra. L’unica strada è quella della riduzione dei costi, che per noi sarebbero stai troppo alti anche con la conferma della Tegola Canadese. Con quattro stranieri, se decideranno così, il livello del gioco si abbasserà, ma non ci sono alternative. Dobbiamo far crescere e far giocare i nostri giovani. Monferone ormai è un titolare e anche Testori e Tormen si sono ritagliati una fetta importante di spazio».

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