Ivan Basso incontra i bambini a Falcade

FALCADE. Basso bis. Al Giro d'Italia, Ivan Basso ha fatto il capitano; al Tour de France, dovrà dare una mano al compagno di Liquigas Cannondale, Vincenzo Nibali. Intanto, è in ritiro sul San Pellegrino, per preparare anche la cronometro dei campionati Italiani di domenica e ieri è sceso a Falcade, per incontrare i ragazzi degli sci club, al parco giochi. Cosa per pensa del lamonese della Europcar, Davide Malacarne, che vorrebbe una maglia della Nazionale per i Mondiali? Parole sue, durante la cerimonia del premio "Mauro Gorza".
«Che abbiamo un commissario tecnico, che è stato un grande campione, come Paolo Bettini. Mi spiego: se veramente sta facendo bene, Malacarne non deve temere: prima o poi sarà convocato in azzurro. Ritengo il feltrino un buon corridore. Un gregario dalle ottime qualità, che lavora molto e bene per i suoi capitani Thomas Voeckler e Pierre Rolland. Stia tranquillo. Arriverà il suo turno, grazie ai risultati».
Il mio Giro. Basso viene da una corsa rosa molto al di sotto delle aspettative. Perché è successo? «Perché alla fine non ne avevo più. O meglio: ne avevo a sufficienza solo per quello che sono riuscito a fare. A parte questo, per qualcuno arrivare nei primi cinque di un Giro d'Italia può essere un grande trionfo, senz'altro per me è una catastrofe, ma a questo punto non ha senso pensarci su troppo. Meglio spendere energie mentali e fisiche per qualcosa di più importante delle recriminazioni».
Nessuna remora. La forza dei campioni è crearsi subito un altro traguardo. Non rimanere troppo sullo stesso pezzo, ma guardare avanti. Solo per chiudere, dove Basso ha sentito di aver perso la corsa: «Senza dubbio nella gestione dell'ultima settimana. Fino a Cortina, sono andato bene, mentre sono state fatali le tappe dell'Alpe di Pampeago e dello Stelvio. Pazienza: la stagione non è finita qui».
Patto con Nibali. Meglio dimenticarsi di poter vincere il Tour. Ci sarà da lavorare per Vincenzo Nibali: «Questo è sicuro. All'inizio della stagione, avevamo stretto un patto e naturalmente intendo mantenerlo. Vedremo di fare qualcosa di buono, in una corsa, che rimane pur sempre la migliore in circolazione».
Buona forma. I test dopo Milano sono andati per il meglio e c'è da aspettarsi un Basso competitivo: «Ho recuperato bene e la condizione è quella ottimale. In Francia, ci sarà una grande concorrenza, perché al via troveremo tutti i migliori, ma siamo in grado di fare qualcosa d'importante e ci proveremo fino in fondo».
Domenica la crono. Niente corsa in linea, ai tricolori di Borgo Valsugana. Basso pedalerà solo contro l'orologio: «Ho deciso così. Non è il caso di fare la gara lunga, sempre in funzione del Tour. Mi misurerà nella cronometro e spero di avere delle risposte positive».
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