In 5mila per ricordare il Vajont

Da tutta Italia per partecipare a una pedonata che va al di là dello sport
La partenza dei «Percorsi della memoria 2011»
La partenza dei «Percorsi della memoria 2011»
 
LONGARONE.
In 5000 lungo la diga del Vajont. Sono arrivati da tutta Italia per correre lungo i "percorsi" che raccontano la tragedia. Un ricordo vissuto grazie allo sport, una corsa che con rispetto si è insinuata, prima alle pendici della diga e dopo ne ha attraversato il coronamento.  Non è mancato il momento sportivo della competizione. Nella gara più impegnativa vittoria per Andrea Frezza e Jennifer Senik; sul tracciato da 17 km vincono Livio De Paoli e Mirella Pergola; Manuel Bratti e Manuela Moro dominano la breve.  Alle 9.15 dalla centralissima piazza di Longarone, il lungo serpentone variopinto composto da atleti, famiglie, cani al guinzaglio, nonni e amici, ha iniziato a salire lungo i sentieri, aperti per l'occasione dall'Enel, che li avrebbero portati dinnanzi alle pareti della Diga. Ognuno con il proprio ritmo, ognuno cercando di evocare i ricordi che sono legati a quei luoghi.  Gli agonisti in lizza per la vittoria avevano già scoperto le proprie carte in tavola e hanno corso secondo un preciso progetto. Manuel Bratti insieme a Giuliano De Biasi prendono il largo nel percorso più breve, mentre Manuela Moro, battaglia per la quinta posizione assoluta, lasciando a Monia Capelli e ad Angela De Poi la lotta per la seconda piazza. Nel tracciato intermedio Livio De Paoli e Rinaldo Segat corrono spalla a spalla e solo nelle discese De Paoli stacca il castionese. Nella gara più lunga Andrea Frezza è sempre al comando inseguito da Luciano De Lazzar e poco più dietro da Renato Camillo. Paola Dal Mas, nella competizione rosa, prova a staccare la friulana Jennifer Senik ma in discesa deve arrendersi al ritorno della rivale.  Ma le altre migliaia di persone nel frattempo come hanno vissuto la "gara"? Correre o camminare era il mezzo più semplice per ricordare e per vedere il Vajont, entrando in alcuni luoghi normalmente vietati al pubblico. Per una volta il guardarsi intorno è stato più forte del guardare dove mettere i piedi.  Tornado alla cronaca della gara, Andrea Frezza ha vinto i "25 chilometri" con il tempo di 1.46.55, alle sue spalle Luciano De Lazzar del Giro delle Mura; terzo Renato Camillo con 1.49.57. Nella gara femminile la Senik conquista la vittoria in discesa, relegando al secondo posto la Dal Mas: la friulana dell'Aldo Moro Paluzza taglia il traguardo in 1.57.43; terza Nadia De Francesch.  Livio De Paoli e Rinaldo Segat si giocano la vittoria della gara intermedia sino a 1,5 km dall'arrivo, quando De Paoli inserisce il turbo e chiude i 17 km in 1.08.02. Segat è secondo, Alessandro Tibolla terzo. Tra le donne Mirella Pergola conferma la prima posizione davanti ad Alice Perenzin e a Deborah Entilli. La prima ferma il cronometro in 1.23.21.  Nel percorso più breve Bratti chiude in prima posizione in 35.38, alle sue spalle Giuliano De Biasi e Riccardo Ebo. Manuela Moro vince davanti a Monia Capelli con il tempo di 40.40. La Capelli accusa un ritardo di oltre un minuto. Sale sul terzo gradino del podio Angela De Poi.  Dietro di loro il serpentone di persone che hanno voluto rendere omaggio alle vittime di un'assurda tragedia.  

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