Il Valboite arriva in sei, salta la sfida con il Nogarè. Fundone: «Non ci iscriveremo più alla Terza»
Incredibile caso a Vallesella, ma ininfluente per la classifica. Adesso i bellunesi sfideranno il Comelico per salire in 2ª

DOMEGGE
Doveva essere un match fondamentale per scrivere il finale di questa Terza categoria, peccato che tra Valboite e Nogarè non si è giocato.
Al campo di Vallesella era tutto pronto per ospitare la sfida in programma tra i bellunesi, ancora in lotta per la vittoria del campionato e per la promozione in Seconda, e la Valboite, ultima della classe e senza particolari pretese. Peccato che sul terreno di gioco per il riscaldamento ci fossero solo gli ospiti.
La Valboite infatti si è ritrovata in spogliatoio con soli sei uomini, troppo poco per poter scendere in campo secondo il regolamento. Un episodio surreale e che ha lasciato tutti spiazzati, compreso il direttore di gara. Simone De Marchi di Castelfranco, dopo alcune telefonate e dopo aver verificato che i padroni di casa erano veramente in pochi, non ha potuto che prendere atto della situazione e dichiarare che la gara non si poteva disputare. Il Nogarè ha così finito il riscaldamento, fatto l’appello per pro forma e dopo una doccia e tanto rammarico ha ripreso la strada per Belluno, con i telefonini accesi per capire cosa succedeva a Borgo Piave ed in Comelico. Il 3-0 a tavolino, stando al regolamento, pare più che scontato con la Valboite che dovrebbe ricevere anche una multa.
«Gara non iniziata per mancanza di giocatori minimi della società Valboite», si legge sul rapportino dell’arbitro con tanto di dichiarazione allegata dai padroni di casa dove si certifica il tutto. Il clima nello spogliatoio granata era tutt’altro che leggero.
«Abbiamo fatto le convocazioni in settimana», spiega il presidente Aaron Fundone, «ci aspettavamo di essere in pochi ma una cosa del genere non era immaginabile. Ci sono giocatori che hanno deciso di non venire e ci siamo ritrovati in sei. Mi fa molto dispiacere aver creato una situazione così, non è in linea con i principi della nostra società e sono veramente rammaricato della figura che abbiamo fatto. Ci metto la faccia a nome dei pochi ragazzi che erano qui presenti, chi non è venuto ha mancato di rispetto a tutti, società compresa».
Il presidente annuncia che così non si può più andare avanti.
«Siamo stati in difficoltà tutta la stagione, così non si va da nessuna parte. Il prossimo anno non ci iscriveremo più alla Terza categoria, porteremo invece avanti il lavoro con il settore giovanile».
Incredulità e rammarico anche tra i dirigenti ed i giocatori del Nogarè.
«Non possiamio che prendere atto», commenta il presidente Antonio Coran, «eravamo pronti per giocare ed avremmo voluto vincere sul campo. A quanto pare non c’erano le condizioni per disputare questa gara e ci dispiace molto».
Il Nogarè si prepara così alla finale playoff con il Comelico. Il passaggio in Seconda si deciderà proprio in casa della squadra di Coran con la gara secca che dovrebbe disputarsi il 12 giugno, anche se le società e la Figc potrebbero concordare un’eventuale anticipo della sfida.
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