Il Fassa diventa Falcons e vuole puntare in alto

I trentini vogliono tornare protagonisti. «Il rapporto con l’Alleghe è stato molto positivo»
Di Thomas Laconi

ALBA DI CANAZEI. Un'operazione in grande stile. Non c'è che dire. Perchè in tempi come questi, almeno nell'hockey italiano, con una finale scudetto ancora in corso e le società, già in vacanza, intente a capire su come ripartire nella prossima stagione, quello che arriva dalla Val di Fassa è un segnale importante e altresì positivo.

«Il Fassa cambia le piume»: questo lo slogan che caratterizza il nuovo progetto della società ladina. Anzitutto cambia la denominazione della società, che d'ora in poi si chiamerà Fassa Falcons.

«Vogliamo volare alto verso il futuro», sottolinea orgoglioso il presidente Roberto Ongari, che ha illustrato di fronte ad una foltissima platea il nuovo percorso che il Fassa Falcons ha deciso di imboccare. La trasformazione societaria del sodalizio ladino vedrà coinvolti tutti i settori, da quello dirigenziale al tecnico, passando anche per le strategie di mercato e la comunicazione. Una sfida non facile vista la situazione globale di questo momento, ma decisa e concreta. Nei suoi lunghi sessant’anni di storia la Sportiva HC Fassa ha raggiunto alcuni traguardi importanti, che l’hanno collocata tra le franchigie storiche e trainanti di questo sport. Tuttavia negli ultimi tempi, le polveri, o per meglio dire, le piume, si erano un po’ bagnate.

Ora i ladini voltano pagina, presentandosi al pubblico e ai suoi supporters con una rinnovata immagine, per intraprendere questo nuovo percorso, che ha come obiettivo la conquista dello scudetto nella stagione 2017/18.

Dalla Val di Fassa, territorio ricchissimo a livello turistico, ecco il primo squillo per il prossimo futuro. Partita con una squadra giovane e low cost in questa stagione, la truppa di Erwin Kostner ha raggiunto i pre-playoff, sconfitta dal Gherdeina.

Ma l'intento della dirigenza, in questa annata di transizione, è stato ampiamente raggiunto: valorizzare i prodotti del florido vivaio, molti dei quali hanno dimostrato ampiamente (vedi i vari Sottsas, Marzolini e Michele Marchetti) di avere un futuro radioso davanti a sé.

Dalla dirigenza trentina, che nel corso della conferenza di presentazione dei nuovi piani futuri ha altresì evidenziato anche come lo stadio Gianmario Scola debba aspirare a diventare punto di riferimento per un turismo ampio e variegato, non è arrivato nessun segnale riguardo al discorso farm-team con l'Alleghe, compagine satellite del Fassa Falcons in questa stagione. Il rapporto fruttuoso e lungimirante, instauratosi tra le due parti, lascia però aperto uno spiraglio anche per il prossimo futuro, con le due società che potrebbero continuare a collaborare fattivamente.

«È presto per parlarne - commenta Ongari al Corriere delle Alpi - ma con gli amici alleghesi il rapporto è molto positivo».

Intanto, però, l'hockey italiano ritroverà, già dal prossimo anno, una società, quella fassana, pronta a cambiare marcia e guardare in alto.

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