Il Belluno “agordino” di Masoch e Mosca fa felice una vallata

BELLUNO. Un Belluno in formato “gnas”. Così sono amichevolmente chiamati gli agordini e sono stati proprio Yari Masoch e Stefano Mosca a firmare il successo gialloblù contro la Clodiense, tenendo alto il nome di tutta la valle agordina.
«Siamo fieri del contributo dato alla squadra - spiega Masoch - è qualcosa che, nel nostro piccolo, rimarrà nella storia. Non penso sia mai successo che due agordini andassero in gol in serie D insieme e questo ci dà tanta soddisfazione».
Anni di sacrificio. Abitare nella valle agordina e voler giocare a calcio non è semplice. Il territorio offre molte società calcistiche, ma per arrivare a certi livelli bisogna muoversi e l’Agordino non è proprio dietro l’angolo. «Per me e Stefano sono stati anni difficili fin da quando abbiamo cominciato da allenarci in gialloblù – continua Yari – ma la nostra grande passione ci sta regalando tante soddisfazioni. Fin da piccoli non è stato semplice organizzarci con le corriere e i viaggi, ma giocare in serie D con il Belluno ci sta ripagando dei tanti sacrifici. Sono contento di appartenere a questa terra, che calcisticamente meriterebbe di più. ma purtroppo non ci sono le strutture adatte e logisticamente non è facile da raggiungere».
Mister Masoch. La famiglia Masoch è l’anima del Gosaldo nel torneo agordino. Papà Viviano è l’allenatore (vincitore di 15 scudetti agordini nella sua lunga carriera da giocatore iniziata a 16 anni) e tra le fila ci sono anche gli altri due figli Jesse (allena i portieri dell’Agordina) e Joseph (attaccante del Cavarzano). Yari da quando è in prima squadra non partecipa più alle partite di campionato, ma aiuta il papà a preparare gli allenamenti e segue la squadra con grande passione.
«Non riesco a stare senza calcio. In estate abbiamo poco più di un mese di vacanze e a me piace tantissimo stare nel gruppo dove ho tanti amici e dove riesco cerco di insegnare qualcosa. Mi aiuta anche a rilassarmi, perché ovviamente lì la mentalità è diversa rispetto al Belluno dove ogni domenica hai la pressione di dover fare risultato».
Giusta la vittoria con la Clodiense. Con un gran primo tempo il Belluno si è portato in vantaggio grazie alla rete di Masoch e nel finale ci ha pensato Stefano Mosca a chiudere i conti.
«Se nella prima frazione avessimo fatto tre gol non ci sarebbe stato niente da dire, ma dobbiamo sicuramente essere più concentrati sotto porta. La vittoria è ampiamente meritata, perché loro non sono mai stati veramente pericolosi. Sabato (alle 14, diretta Raisport) ci aspetta una partita difficile e molto sentita contro la Sacilese visti gli episodi della scorsa stagione. In più ci hanno anche eliminato ai play off e abbiamo voglia di riscattarci e scenderemo in campo per difendere la nostra terza posizione in classifica».
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